Sono stati pubblicati a luglio gli orientamenti politici della nuova Commissione europea per il periodo 2019-2024. Il nuovo Presidente della Commissione europea, "Ursula von der Leyen" sostiene che "l’Europa deve guidare la transizione verso un pianeta in salute e un nuovo mondo digitale. Ma per farlo deve unire le persone e adeguare la nostra economia sociale di mercato unica alle nuove ambizioni dell’epoca attuale".
Indica poi le sei tematiche ambiziose sulle quali l'Europa si concentrerà nei prossimi 5 anni:
- un Green Deal europeo
- un'economia che lavora per le persone
- un'Europa pronta per l’era digitale
- Proteggere il nostro stile di vita europeo
- Un’Europa più forte nel mondo
- Un nuovo slancio per la democrazia europea
1. Un Green Deal europeo
In questo settore la Commissione europea cercherà di raggiungere traguardi più ambiziosi e di diventare il primo continente a impatto climatico zero. Ciò potrà avvenire solo se si investe di più nell'innovazioe e nella ricerca, se si ripensa l'economia europea e se si modernizza la politica industriale. La von der Leyen propone, nei primi 100 giorni del suo mandato, un Green Deal europeo che includerà la prima normativa europea sul clima volta a sancire nella legge l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Per superare l'obiettivo della riduzione delle emissioni pari al 40% entro il 2030, sarà proposto l'estensione del sistema di scambio di quote di emissione al settore marittimo e la riduzione graduale delle quote gratuite assegnate alle compagnie aeree, che gradualmente verrà esteso anche al settore del traffico e dell'edilizia. Per consentire alle imprese europee di competere in condizioni di parità sarà introdotta un'imposta sul carbonio alle frontiere per evitare la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, nel pieno rispetto delle norme dell'Organizzazione mondiale del commercio.
Sarà proposta anche una nuova strategia industriale per rendere l'Europa leader mondiale nell'economia circolare e nelle tecnologie pulite. Le regioni europee che sono maggiormente in difficoltà nel tenere il passo con questi obiettivi potranno beneficiare del nuovo Fondo per una transizione equa.
Sarà proposto il patto europeo per il clima che prevede notevoli investimenti che il settore pubblico, da solo, non potrà sostenere, saranno quindi sfruttati anche gli investimenti privati ponendo la finanza verde e sostenibile al centro della catena di investimento e del sistema finanziario. Sarà quindi proposto di trasformare una parte della Banca europea per gli investimenti in una una banca climatica europea. Il piano di investimenti per un’Europasostenibile permetterà investimenti per mille miliardi di euro nel prossimo decennio disseminati in tutta l’UE.
Relativamente alla riduzione delle emissioni del 40%, attualmente prevista per il 2030, sarà innalzata al 55% per la stessa data. Nel quadro del Green Deal europeo sarà presentata anche una strategia per la biodiversità per il 2030 che prevede una riduzione della biodiversità nei prossimi 5 anni. Gli agricoltori saranno invece sostenuti con una "nuova strategia dai campi alla Tavola" per gli alimenti sostenibili che coinvolgerà l'intera catena del valore. Saranno tutelate le zone rurali in quanto il 50% della popolazione europea vive in zone rurali e si investirà quindi nel loro futuro.
La salute dei cittadini europei sarà tutelata spingendo l'Europa di smettere, gradualmente, di inquinare. Sarà proposto un nuovo Piano di azione per l'economia circolare concentrato sull'uso sostenibile delle risorse. La Commissione poi ambisce ad assumere un ruolo guida per quanto riguarda il problema della plastica monouso.
2. Un'economia che lavora per le persone
Per rafforzare le Piccole e Medie Imprese e per consentire che diventino più facilmente grandi innovatori sarà presentata una strategia specifica per le PMI per permetterle di prosperare riducendo gli oneri burocratici e migliorando il loro accesso al mercato.
Sarà completata l'Unione dei mercati dei capitali per garantire alle PMI l’accesso ai finanziamenti di cui hanno bisogno per crescere, innovare e espandersi. Per contribuire a questo obiettivo, sarà istituito un fondo pubblico-privato specializzato nelle offerte pubbliche iniziali delle PMI, con un investimento iniziale dell’UE al quale potrebbero affiancarsi investimenti privati.
Sarà data priorità all’ulteriore approfondimento dell’Unione economica e monetaria. In questo contesto si cercherà di concretare uno strumento di bilancio per la convergenza e la competitività della zona euro che sostenga le riforme e gli investimenti propizi alla crescita negli Stati membri. E' previsto un aumento del sostegno ai paesi che non fanno parte della zona euro ma che si preparano ad aderirvi.
L'impegno inoltre è quello di completare l’Unione bancaria. Questo comprende un sostegno comune al Fondo di risoluzione unico, un’assicurazione di ultima istanza in caso di risoluzione bancaria e per tranquillizzare le persone in merito alla sicurezza dei loro depositi bancari, si propone di istituire un sistema europeo di assicurazione dei depositi.
Rafforzamento del ruolo internazionale dell'euro sarà un altro degli obiettivi del Piano.
Relativamente al pilastro sociale dell'Europa particolare attenzione sarà prestata alla conciliazione del sociale e del mercato nell’economia moderna attuale. Sarà quindi presentato un piano d’azione per la piena attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali. Nei primi 100 giorni del mandato della nuova Commissione sarà proposto uno strumento giuridico per garantire nell’Unione un salario minimo equo a tutti i lavoratori e il miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori delle piattaforme digitali. Per sostenere chi perde il lavoro a causa di avvenimenti esterni che incidono sulla nostra economia sarà proposto un regime europeo di riassicurazione delle indennità di disoccupazione, che tutelerà i cittadini europei e ridurrà la pressione sulle finanze pubbliche in presenza di shock esterni.
Altro pilastro sarà la lotta cotro la povertà e per contrastare il fatto che quasi 25 milioni di minori siano a rischio di povertà sarà istituita la garanzia europea per l’infanzia per garantire che tutti i minori a rischio di povertà o di esclusione sociale in Europa abbiano accesso ai diritti più elementari, come l’assistenza sanitaria e l’istruzione.
Sarà garantita la piena attuazione della direttiva sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare, che promuove una migliore ripartizione delle responsabilità tra uomini e donne e lottare contro la povertà infantile. A tal fine si farà in modo che il Fondo sociale europeo + assicuri investimenti sufficienti per migliorare la qualità e l’accessibilità dei
sistemi di educazione e cura della prima infanzia.
La garanzia per i giovani sarà invece trasformata in uno strumento permanente di lotta alla disoccupazione giovanile. Forte impegno è stato previsto poi nel settore della salute in special modo nella lotta contro il cancro. Sarà quindi presentato un Piano europeo di lotta contro il cancro che dovrà aiutare gli Stati membri a combatterlo più efficacemente e a migliorare le cure.
Per quanto riguarda il tema della parità per tutti sarà proposta una nuova normativa sulla lotta alla discriminazione e sarà lanciata un strategia europea per la parità di genere che tratterà sistematicamente tutte le situazioni in
cui le disposizioni legislative influiscono sulle decisioni che le donne prendono nel corso della vita: accettare un impiego, gestire un’impresa, percepire una retribuzione, sposarsi, avere figli, gestire il proprio patrimonio e percepire una pensione. Saranno inoltre fissate quote per una rappresentanza equilibrata di donne e uomini nei consigli di amministrazione
delle imprese. Per quanto riguarda la parità di genere, la Commissione darà l’esempio con un Collegio composto a parti uguali di donne e 13 uomini.
Per quanto riguarda la violenza di genere sarà proposto di aggiungere la violenza contro le donne all’elenco dei reati definiti nel trattato.
Altro pincipio importante è quello dell'equità fiscale questa sarà sostenuta sia per le imprese tradizionali che per quelle digitali. La tassazione delle grandi imprese tecnologiche sarà una delle priorità dei prossimi 5 anni. Sarà inoltre intensificata la lotta contro la frode fiscale e rafforzata l’azione contro i regimi fiscali dannosi nei paesi terzi.
3. Un’Europa pronta per l’era digitale
Per il prossimo quinquennio si prospetta un'Europa più ambiziosa nello sfruttare le opportunità dell’era digitale in un contesto che garantisca la sicurezza e rispetti l’etica.
I capisaldi di questo settore sono:
- norme comuni per le reti europee 5G
- conseguire una sovranità tecnologica in alcuni settori tecnologici fondamentali
- definizione congiunta delle norme per la nuova generazione di tecnologie che si imporrano a livello globale
- nuova proposta legislativa per un approccio europeo coordinato alle implicazioni umane ed etiche dell’intelligenza artificiale
- maggiori investimenti nell’intelligenza artificiale sia attraverso il quadro finanziario pluriennale sia attraverso il ricorso ai partenariati pubblico-privato
- proposta di una nuona legge sui servizi digitali per rafforzare le nostre norme in materia di responsabilità e sicurezza per le piattaforme, i servizi e i prodotti digitali, completando il nostro mercato unico digitale
- unità congiunta per il ciberspazio, al fine di accelerare la condivisione delle informazioni e rafforzare la protezione
- piena digitalizzazione della Commissione, mettendo in atto nuovi metodi digitali e nuovi strumenti di diplomazia digitale
Per quanto riguarda il settore dell'emancipazione delle persone attraverso l’istruzione e le competenze entro il 2025 sarà realizzato lo spazio europeo dell’istruzione e sarà pubblicato il piano d’azione per l’istruzione digitale che dovrà prevedere corsi online aperti e di massa e fare in modo che le competenze digitali diventino competenze di base per tutti gli europei. La Commissione inoltre sosterrà l’idea del Parlamento europeo di triplicare la dotazione di bilancio del programma Erasmus+ nel quadro del prossimo bilancio a lungo termine.
4. Proteggere il nostro stile di vita europeo
Per preservare lo Stato di diritto l'Europa deve anche battersi per la giustizia e i valori. Sarà quindi dato il sostegno ad un nuovo meccanismo europeo di portata generale per la protezione dello Stato di diritto, applicabile in tutta l’UE, che preveda la stesura di relazioni annuali obiettive da parte della Commissione europea.
Il monitoraggio della Commissione avverrà nell’ambito di un intenso dialogo con le autorità nazionali e si fonderà sul diritto, in particolare sulla giurisprudenza recente della Corte di giustizia indipendente. Sarà inoltre assegnato un ruolo più importante al Parlamento europeo in questo meccanismo di protezione dello Stato di diritto. Lo Stato di diritto dovrà diventare parte integrante del prossimo quadro finanziario pluriennale.
Per quanto riguarda le frontiere forti e nuovo approccio in materia di migrazione è stato proposto un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo, compreso il rilancio della riforma delle procedure di Dublino in materia di asilo. Si propone quindi:
- il rafforzamento dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera
- modernizzazione del sistema di asilo che deve diventare un sistema europeo comune di asilo
- ritorno ad uno spazio Schengen di libera circolazione pienamente funzionante
- miglioramento delle prospettive dei giovani nei loro paesi di origine
- approccio più sostenibile in materia di ricerca e salvataggio, si deve passare da soluzioni caso per caso a risposte più permanenti
Per quanto riguarda la sicurezza interna si lavorerà affinchè la Procura europea abbia maggiori poteri e autorità e per poter individuare e perseguire il terrorismo transfrontaliero, far avanzare l’unione doganale al livello successivo, dotandola di un quadro più forte che le consentirà di proteggere meglio i cittadini e il mercato unico europeo.
5. Un’Europa più forte nel mondo
Per quanto riguarda il commercio libero ed equo sarà rafforzato il ruolo dell’Europa quale leader ed ente normatore a livello mondiale attraverso un programma di commercio equo e aperto.
Saranno conclusi rapidamente i negoziati in corso con l’Australia e la Nuova Zelanda e si lavorerà su nuovi partenariati. Sarà rafforzato il partenariato commerciale equilibrato e reciprocamente vantaggioso con gli Stati Uniti.
Sarà assicurato che ogni nuovo accordo concluso contenga un capitolo distinto dedicato allo sviluppo sostenibile e rispetti le norme più rigorose in termini di clima, ambiente e protezione del lavoro, con tolleranza zero in fatto di lavoro minorile. Sarà inoltre nominato un responsabile in materia di commercio per migliorare il rispetto delle norme e l’esecuzione dei nostri accordi commerciali, che dovrà riferire periodicamente al Parlamento europeo.
Per quanto riguarda un ruolo più attivo dell'Europa a livello internazionale si prevede di:
- adottare una strategia globale sull’Africa
- riaffermare la prospettiva europea dei Balcani occidentali saranno quindi avviati i negoziati con l’Albania e la Macedonia del Nord
- sviluppo di un partenariato ambizioso e strategico con il Regno Unito
- nel prossimo bilancio a lungo termine l’UE investimenti del 30 % in più in azioni esterne rispetto ad oggi, per arrivare a 120 miliardi di euro.
Per quanto riguarda il settore della difesa sarà rafforzato il Fondo europeo per la difesa a sostegno della ricerca e dello sviluppo di capacità
6. Un nuovo slancio per la democrazia europea
Si auspica un’Europa più ambiziosa nel coltivare, proteggere e rafforzare la democrazia. Ciò avverrà attraverso:
- l'organizzazione di una conferenza sul futuro dell’Europa da avviare nel 2020 per una durata di due anni che consentirà ai cittadini di dar voce alle loro idee e timori
- rafforzamento del partenariato tra la Commissione europea e il Parlament europeo in quanto quest'ultimo dovrebbe avere un ruolo più incisivo nell’ambito dell’iniziativa legislativa. Si lavorerà quindi a un diritto d’iniziativa per il Parlamento europeo
- il rilancio della tradizione di un’ora delle interrogazioni, un dibattito regolare con il Parlamento europeo.
- pieno potere di codecisione per il Parlamento europeo e l’abolizione dell’unanimità per le politiche in materia di clima, energia, affari sociali e fiscalità
- miglioramento del sistema dei candidati capilista. Le nuove norme dovrebbero essere in vigore con largo anticipo rispetto alle elezioni europee del 2024, al fine di garantire una maggiore trasparenza e legittimità democratica.
Per garantire maggiore trasparenza e controllo verrà sostenuta la creazione di un organo etico indipendente comune a tutte le istituzioni dell’UE e accresciuta la trasparenza del processo legislativo in tutte le sue fasi.
Per proteggere la nostra democrazia saranno invece moltiplicati gli sforzi per proteggere l'Europa dalle ingerenze esterne. Sarà sviluppato un approccio congiunto e normi comuni per affrontare problemi quali la disinformazione
i messaggi di odio online. Sarà presentato un piano d’azione per la democrazia europea che consentirà di far fronte alle minacce di manipolazione delle elezioni europee provenienti dall’esterno e conterrà proposte legislative volte a garantire una maggiore trasparenza in materia di messaggi pubblicitari di natura politica a pagamento e norme più chiare sul finanziamento dei partiti politici europei.
Gli orientamenti politici presentati a luglio, insieme al lavoro svolto dalle altre istituzioni, costituiranno la base del primo programma pluriennale che dovrebbe essere approvato dalle tre istituzioni entro la fine del 2019.