Un'Europa che protegge: la Commissione rafforza la risposta della UE ai contenuti illegali online

Adottata il primo marzo la Raccomandazione recante misure operative di contrasto ai contenuti illegali sul web.

 
Il contrasto alla diffusione di contenuti illegali sul web è un tema che sta molto a cuore alla Commissione europea per le importanti implicazioni che ha sulla sicurezza dei cittadini, soprattutto con riferimento ai contenuti non conformi al diritto della UE o di uno Stato Membro, quali materiale pedopornografico, illecito incitamento all'odio, truffe e frodi commerciali o violazioni dei diritti di proprietà intellettuale e, soprattutto, contenuti terroristici. A questi ultimi è dedicata un’attenzione particolare data la crescente disponibilità e diffusione online che oltre a rappresentare una grave minaccia per la sicurezza dei cittadini dell'UE, e della società più in generale, mina la fiducia di questi ultimi nell'ambiente digitale che rappresenta un motore fondamentale di innovazione, crescita e occupazione.
La Commissione europea ha, dunque, avviato da tempo vari dialoghi di settore e orizzontali per monitorare il fenomeno e, attraverso una serie di orientamenti, delineare tutte le misure e le azioni necessarie a contrastarlo.
 
Già nel dicembre 2015 è stato lanciato il Forum Europeo su Internet che riunisce i Ministri degli Interni, Europol, gli operatori del settore e tutti i portatori di interesse al fine di collaborare per contrastare la diffusione di contenuti terroristici sul web e nel rafforzare la società civile nella creazione di efficaci alternative contenutistiche. A ciò ha fatto seguito nel dicembre 2016 la creazione di un database condiviso (Database of Hashes) per rilevare più efficacemente la diffusione di tali contenuti sui social media e il relativo effetto moltiplicatore.
 
A seguito alle conclusioni del Consiglio europeo del giugno 2017, nel settembre 2017 la Commissione ha fornito orientamenti e indicato strumenti comuni per rilevare e rimuovere in modo rapido e proattivo i contenuti illegali online di incitamento all'odio, alla violenza e al terrorismo, nonché per prevenirne la ricomparsa. La Commissione ha inoltre indicato l'eventuale opportunità di adottare altre misure, anche di carattere legislativo volte a integrare il quadro normativo esistente, al fine di rimuovere i contenuti illegali dal web. Le piattaforme online sono state esortate a intensificare e accelerare i loro sforzi volti a prevenire, rilevare e rimuovere nel modo più rapido possibile i contenuti illegali online, in particolare quelli di natura terroristica.
 
A tali orientamenti politici la Raccomandazione del 1 marzo 2018 da concreta attuazione consolidando anche  i provvedimenti adottati nel quadro di diverse iniziative, attraverso l’individuazione di  una serie di misure operative per gli Stati Membri e gli operatori del settore volte  a garantire maggiore rapidità nella rilevazione e nella rimozione dei contenuti illegali online, a rafforzare la collaborazione tra imprese, segnalatori affidabili e autorità preposte all'applicazione della legge, nonché ad aumentare la trasparenza e le garanzie a favore dei cittadini. Si tratta di

  • Procedure di “segnalazione e azione” più chiare
  • Strumenti più efficienti e tecnologie proattive 
  • Misure di salvaguardia più solide a tutela dei diritti fondamentali: 
  • Una più stretta collaborazione con le autorità preposte

 
Con riferimento ai contenuti terroristici, data la grave minaccia che rappresentano e la loro rapida proliferazione, la Commissione raccomanda disposizioni più specifiche e urgenti per arginare ulteriormente il problema, ovvero:

  • Intervento entro un'ora come regola generale: considerando che i contenuti terroristici producono maggiori danni durante le prime ore successive alla loro pubblicazione online, come regola generale tutte le imprese dovrebbero rimuoverli entro un'ora dalla loro segnalazione.
  • Rilevazione più rapida e rimozione efficace: oltre a basarsi sulle segnalazioni, le società del web dovrebbero attuare misure proattive, compresa la rilevazione automatizzata, per rimuovere o disabilitare in modo rapido ed efficace i contenuti terroristici e prevenirne la ricomparsa. Per aiutare le piattaforme più piccole le imprese dovrebbero condividere e ottimizzare strumenti tecnologici adeguati e sviluppare accordi di collaborazione che consentano una migliore cooperazione con le autorità pertinenti, compresa Europol.
  • Miglioramento del sistema delle segnalazioni qualificate: dovrebbero essere predisposte procedure accelerate per il trattamento più rapido possibile delle segnalazioni qualificate; gli Stati membri dal canto loro devono assicurarsi di avere le risorse e le competenze necessarie per individuare, identificare e segnalare i contenuti di natura terroristica.
  • Comunicazioni periodiche: gli Stati membri dovrebbero informare la Commissione, ad intervalli regolari e preferibilmente ogni tre mesi, in merito alle segnalazioni qualificate e al seguito loro dato, nonché alla collaborazione generale con le imprese per arginare i contenuti terroristici online.

 
La Commissione monitorerà i provvedimenti adottati in risposta alla raccomandazione e deciderà se siano necessarie ulteriori misure, ove necessario anche di carattere legislativo; per questo motivi Stati membri e imprese saranno tenuti a trasmettere le informazioni pertinenti sui contenuti terroristici entro tre mesi, e su qualunque altro contenuto illegale entro sei mesi.
Proseguirà inoltre il proprio lavoro di analisi, in stretta collaborazione con i soggetti interessati, e in tale contesto avvierà una consultazione pubblica al riguardo nel corso delle prossime settimane.