”Investire nella stabilità e nella prosperità dei Balcani occidentali significa investire nella sicurezza e nel futuro della nostra Unione..." ha affermato il presidente della Commissione, Juncker, "I Balcani occidentali fanno parte dell'Europa: condividiamo la stessa storia, la stessa geografia, lo stesso patrimonio culturale e le stesse opportunità e sfide, oggi e in futuro. Abbiamo un interesse comune a collaborare sempre più strettamente per garantire ai nostri cittadini lo sviluppo economico e sociale nonché la sicurezza" ha ribadito l'Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini.
La prospettiva di allargamento ai paesi dei Balcani occidentali è un investimento geo-strategico in un'Europa stabile, forte e unita, fondata su valori comuni. Per essere credibile il lungo percorso europeo di allargamento esige sforzi sostenuti e l'adozione di riforme irreversibili, si tratta di un processo oggettivo e basato sul merito, ovvero sui progressi e sui risultati concreti che ciascun paese sarà in grado di raggiungere, e che sarà fermamente monitorato dalla Commissione.
E' questa la ratio che permea la strategia recentemente adottata dalla Commissione europea “Una prospettiva di allargamento credibile e un maggior impegno dell'UE per i Balcani occidentali" . In essa si ribadisce la necessità che vengano attuate ampie e concrete riforme in settori fondamentali: lo Stato di diritto, i diritti fondamentali e la governance devono essere significativamente rafforzati; le riforme del sistema giudiziario, la lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata nonché la riforma della pubblica amministrazione devono tradursi in risultati tangibili e il funzionamento delle istituzioni democratiche deve essere seriamente rafforzato; deve proseguire il percorso delle riforme economiche per affrontare le carenze strutturali, la scarsa competitività e l'elevata disoccupazione.
La strategia propone altresì sei iniziative faro che rafforzeranno ulteriormente la cooperazione e sosterranno il processo di trasformazione in settori specifici di interesse comune:
- lo Stato di diritto;
- la sicurezza e la migrazione;
- lo sviluppo socioeconomico;
- la connettività dei trasporti e dell'energia;
- l'Agenda digitale;
- la riconciliazione e le relazioni di buon vicinato.
Ad oggi, dei sei paesi dei Balcani occidentali, Serbia e Montenegro sono gli unici ad avere in corso i negoziati di adesione, pertanto la citata Strategia definisce le fasi necessarie affinchè questi due paesi completino il processo di adesione in una prospettiva al 2025.
Tutti paesi interessati hanno ancora molto da fare per poter soddisfare le condizioni e i criteri di adesione all'UE. La strategia sottolinea che i leader della regione non devono lasciare alcun dubbio quanto al loro orientamento strategico e al loro impegno. In ultima analisi spetta a loro assumere la responsabilità di concretizzare quest'opportunità storica.