La Commissione Europea, lo scorso 23 febbraio 2021, ha lanciato in occasione di un evento online con i bambini una relazione sulla Strategia per i diritti dell’infanzia. Si tratta di un’iniziativa s’iscrive all’interno del più ampio quadro della Strategia Europea sui Diritti dei Bambini. Si tratta della concreta applicazione dell’undicesimo principio presente nel Pilastro Europeo dei Diritti Sociali.
In tale iniziativa, l’Unione Europea ha coinvolto più di 10.000 bambini ai quali ha somministrato dei questionari online e altre forme di consultazione. Dallo studio e dalla raccolta di questi dati, l’Unione Europea ha poi realizzato una lunga relazione sui Diritti dei Bambini che ha articolato lungo sei differenti tematiche principali:
- Partecipazione dei bambini alla vita politica e democratica – Azioni dell'UE per dare ai bambini la possibilità di essere cittadini attivi e membri delle società democratiche
- Inclusione socioeconomica, salute e istruzione – Azioni dell'UE per combattere la povertà, promuovere società, sistemi sanitari ed educativi inclusivi e a misura di bambino
- Combattere la violenza contro i bambini e garantire la protezione dei bambini – Azioni dell'UE che aiutano i bambini a crescere liberi dalla violenza
- Giustizia a misura di bambino – Azioni dell'UE per sostenere i sistemi giudiziari che sostengono i diritti e i bisogni dei bambini
- Società digitale e dell'informazione – Azioni dell'UE per garantire che i bambini possano navigare in sicurezza nell'ambiente digitale e sfruttarne le opportunità
- La dimensione globale – Azioni dell'UE che sostengono, proteggono e danno potere ai bambini in tutto il mondo, anche durante le crisi e i conflitti
Nel realizzare questa ricerca, l’Unione Europea ha schematizzato il problema delle povertà di vario genere dei bambini in un ciclo che ha denominato “ciclo dello svantaggio”. Esso segue cinque tappe diverse prima di ripetersi, appunto, ciclicamente:
- Esclusione sociale
- Peggioramento della salute e dei risultati scolastici
- Abbandono dell’università
- Disoccupazione a lungo termine
- Povertà
Il ciclo individuato si ripercuote per generazioni e l’obiettivo dell’UE è quello di interromperlo il prima possibile. Per farlo, fornisce una guida e i mezzi agli Stati membri per sostenere i bambini in difficoltà. Secondo i parametri europei, gli stati membri dovrebbero garantire ai bambini il libero accesso:
- All’educazione e alla cura dell’infanzia
- Istruzione e attività scolastiche
- Almeno un pasto al giorno “sano”
- Assistenza sanitaria
- Alimentazione sana
- Una dimora adeguata
Gli Stati membri, per portare avanti le loro azioni nell’ambito della Garanzia per l’Infanzia, potranno attingere ai finanziamenti europei, in particolare al Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e alla Next Generation EU. In più, è stato realizzato il nuovo Fondo per l’asilo, la migrazione e l’integrazione (AMIF) che fornisce un sostegno finanziario destinato ai bambini migranti. Ciò rafforzerà la protezione dei bambini non accompagnati, riconoscendo loro un sostegno finanziario e numerosi incentivi per la loro accoglienza. L’innalzamento degli standard di protezione fa parte delle soluzioni prese dall’UE per garantire conforto e aiuto ai bambini non accompagnati che accedono nel continente.
Infine, è stata annunciata la nascita di una Rete UE per i diritti dei bambini che verrà istituita entro la fine del 2021. Attraverso tale rete l’UE sosterrà e monitorerà l’attuazione della Strategia Europea sui Diritti dei Bambini.
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