Quattro anni dopo la prima individuazione dei casi di COVID-19, molte delle soluzioni proposte per rispondere in modo più efficace alla pandemia sono state integrate nella legislazione dell'UE. L'obiettivo è stato quello di rafforzare la preparazione collettiva contro le crisi sanitarie, come parte di una “Unione sanitaria europea” più forte. Il rapporto sullo stato della preparazione sanitaria del 2023 evidenzia quali misure sono state adottate a livello europeo per migliorare la capacità di affrontare le gravi minacce sanitarie transfrontaliere.
La sintesi del rapporto sullo Stato della salute nell’UE esamina il rendimento dei sistemi sanitari in tutta l'Unione nel soddisfare le esigenze dei cittadini europei. Comprende profili sanitari nazionali dedicati, in cui viene prestata particolare attenzione all'impatto del COVID-19 sulla salute mentale e alle riforme attuate dagli Stati membri per affrontare questa sfida.
Scopo del rapporto annuale sulla preparazione sanitaria è quello di mappare le azioni intraprese dall'UE dopo la pandemia per affrontare le minacce sanitarie transfrontaliere. Il Regolamento sulle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, in vigore da quasi un anno, costituisce la spina dorsale dell'architettura di sicurezza sanitaria dell'UE. Ha creato una solida base per una preparazione più efficace e una risposta coordinata ai rischi sanitari transfrontalieri. Ciò consentirà agli Stati membri di reagire rapidamente alle crisi in futuro.
Strutture come il Comitato per la sicurezza sanitaria dell'UE sono state migliorate, così come le capacità dei laboratori dell'UE grazie ad un finanziamento UE di quasi 100 milioni di euro stanziati nell’ambito del programma EU4Health che ha consentito agli Stati membri di migliorare i loro sistemi di sorveglianza nazionali. Gli Stati membri continuano a coordinarsi strettamente all'interno del Comitato per la sicurezza sanitaria, che ha emesso un parere sulla preparazione al COVID-19 e ad altre malattie respiratorie per l'inverno 2023/24.
Il rapporto rileva anche come la vaccinazione continui ad essere fondamentale per prevenire la diffusione di malattie infettive. Durante la pandemia di Covid-19, la strategia dell’UE sui vaccini ha sostenuto lo sviluppo di vaccini e ne ha garantito la disponibilità a tutti gli Stati membri e ai paesi terzi, salvando decine di milioni di vite a livello globale. Tuttavia, altrettanto importante è la vaccinazione di routine per tutta la vita e questa dovrebbe essere attuata secondo i programmi di vaccinazione esistenti.
Per quanto riguarda le minacce sanitarie più urgenti, il rapporto sulla preparazione fa luce sulla questione della resistenza antimicrobica (AMR), che provoca oltre 35.000 morti all’anno in Europa e necessita di un’azione urgente. Le minacce derivanti dalle malattie animali e il crescente impatto dei cambiamenti climatici sulla salute sono altre due sfide importanti evidenziate nel rapporto, che sottolinea l'importanza di prendere una 'Una Salute' approccio per affrontare le minacce sanitarie attuali e future.
L'UE continua a essere attivamente impegnata nei negoziati in corso per l'adozione di un accordo internazionale sulla prevenzione, preparazione e risposta alla pandemia (Accordo pandemico). Si impegna inoltre a rafforzare i regolamenti sanitari internazionali.
Il rapporto che è anche completato da una rassegna di 29 profili sanitari nazionali esamina le prestazioni dei sistemi sanitari in tutta l'Unione ed evidenzia i tre risultati chiave che devono essere affrontati all'indomani della pandemia di COVID-19:
- La salute mentale dei cittadini dell'UE, peggiorata in seguito alla pandemia.
- la necessità di affrontare le crescenti disuguaglianze sanitarie in tutta l'Unione: a questo proposito, il cancro viene evidenziato come un’area prioritaria da affrontare. La Commissione ha già adottato passi importanti in questo senso, tra cui una serie di importanti iniziative nell'ambito del Piano europeo di lotta contro il cancro.
- l'importanza di investimenti continui nella sanità, per prepararsi a potenziali crisi future. Un’area particolarmente importante è la continua necessità di dati sanitari comparabili e validi, che sono fondamentali per l’elaborazione di politiche informate e innovazioni sanitarie efficaci. Lo Spazio europeo dei dati sanitari, proposto dalla Commissione nel maggio 2022, contribuirà a sfruttare tutto il potenziale dei dati sanitari e a dare più potere ai cittadini dell'UE attraverso un migliore accesso digitale e il controllo delle loro informazioni sanitarie.
Per maggiori informazioni consultare il Comunicato stampa della Commissione e la Scheda informativa