In occasione del Nono Forum Internazionale sullo sviluppo sostenibile celebratosi in questi giorni in Malesia, la Commissione europea ha fatto il punto e riferito sui significativi progressi raggiunti rispetto ai tre impegni assunti da UE, Stati Membri e comunità internazionale, nel 2016 nell’ambito di Habitat III:
1) L'impegno di realizzare la nuova agenda urbana tramite l'agenda urbana per l'UE
La agenda urbana per l'UE è articolata in 12 temi cui è data operatività attraverso dei piani di azione contenenti raccomandazioni politiche, buone pratiche e progetti da replicare non solo a livello UE ma in tutto il mondo. Sono già stati stilati i Piani di Azione relativi a povertà urbana, integrazione dei migranti e qualità dell'aria e si prevede che i rimanenti nove saranno completati entro la fine del 2018. La agenda urbana per la UE con le sue priorità tematiche, il suo metodo di lavoro e la sua governance multilivello contribuisce significativamente all’attuazione della Nuova Agenda Urbana.
2) L'impegno di elaborare una definizione globale e armonizzata di città
Per facilitare il monitoraggio e l'analisi comparativa, e in ultima analisi per decidere le strategie, è importante giungere ad una definizione uniforme di "città". L'UE lavora da tempo all'elaborazione di una definizione, che sarà presentata alle Nazioni Unite nel marzo 2019, in partenariato con l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e la Banca mondiale.
Per ora la Commissione ha raccolto stime del livello di urbanizzazione di ogni paese del mondo e ha reso tali dati liberamente accessibili per agevolare il confronto con le definizioni nazionali. In occasione del Forum urbano mondiale la Commissione, mediante il suo Centro comune di ricerca, pubblica la banca dati mondiale dei centri urbani, che contiene dati relativi a tutti i 10 000 centri urbani sparsi nel mondo. Si tratta della raccolta di dati sulle città più ampia e inclusiva mai pubblicata.
3) L'impegno di promuovere la cooperazione tra città nel campo dello sviluppo urbano sostenibile
Al fine di promuovere e sviluppare in tutto il mondo la cooperazione tra città per condividere visioni, esperienze e soluzioni in tema di sviluppo sostenibile, la UE ha lanciato per il triennio 2016-2019 il programma di cooperazione internazionale urbana (IUC) con una dotazione di oltre 20 milioni di €.
Attualmente il programma, con 35 partenariati, annovera 70 città partecipanti (35 nell'UE e 35 in paesi terzi). Ne sono esempi Francoforte (Germania) e Yokohama (Giappone), Bologna (Italia) e Austin (USA), Almada (Portogallo) e Belo Horizonte (Brasile). Tutti i partenariati lavorano a piani d'azione locali riguardanti priorità urbane comuni, quali l'accesso alle risorse idriche, i trasporti o la salute, e condividono le conoscenze e le migliori pratiche per raggiungere gli obiettivi comuni.
In occasione del Forum urbano mondiale è stato lanciato un nuovo appello a costituire almeno altri 25 partenariati: le città possono candidarsi online fino al 9 marzo.
Significativi i progressi raggiunti dalla UE in tema di Sviluppo urbano sostenibile. La Commissione ne riferisce in occasione del Nono Forum Internazionale.
Il tema dello sviluppo urbano sostenibile è sempre più una priorità politica non solo per la UE ma per l’intera comunità internazionale.
Nell’ambito della Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo umano sostenibile (Habitat III) celebrata due anni fa in Ecuador fu presentata la Nuova Agenda Urbana che delinea le direttrici per rendere le città di tutto il mondo più inclusive, più verdi, più sicure e prospere.
La visione innovativa della nuova agenda, condivisa con la Agenda urbana della UE, muove dal concetto di urbanizzazione quale fattore per uno sviluppo equilibrato, sostenibile e integrato.
Progetto di riferimento: