Nel corso della prima fase di consultazione, che si è svolta dal 14 gennaio al 25 febbraio 2020, la Commissione ha ricevuto risposte da 23 parti sociali a livello dell'UE, sulla base delle quali ha concluso che è necessaria un'ulteriore azione dell'Unione. I recenti avvenimenti hanno ulteriormente rafforzato la richiesta di un intervento dell'UE per ridurre le sempre maggiori disuguaglianze salariali e la povertà lavorativa, tema che già costituiva una priorità politica per la Commissione von der Leyen.
Le parti sociali sono invitate a rispondere entro il 4 settembre 2020 alle domande poste dalla consultazione, che comprendono il tipo di strumento ritenuto più appropriato. La Commissione sta prendendo in esame strumenti di tipo sia legislativo che non legislativo, in particolare una direttiva in materia di condizioni di lavoro e una raccomandazione del Consiglio.
Questa seconda fase di consultazione sarà seguita da negoziati tra le parti sociali al fine di concludere un accordo a norma dell'articolo 155 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) o dalla presentazione di una proposta da parte della Commissione europea.