Ricerca e innovazione: raggiunto l’accordo politico sul prossimo programma di ricerca e innovazione dell'UE "Horizon Europe"

La Commissione europeo ha accolto favorevolmente l'accordo politico tra il Parlamento europeo e il Consiglio su Horizon Europe, il più grande programma transnazionale di ricerca e l'innovazione ma sostenuto a livello europeo. Con un aumento del 30% rispetto ai fondi stanziati per la versione attuale del programma, Horizon 2020, Horizon Europe sarà il programma di ricerca e innovazione più ambizioso al mondo.

 
Horizon Europe, nuovo programma di ricerca e innovazione dell'UE,  avrà un budget di circa 95,5 miliardi di euro per il periodo 2021-2027. Questo include 5,4 miliardi di euro provenienti dai fondi di NextGenerationEU per stimolare la nostra ripresa e rendere l'UE più resistente per il futuro, oltre a un ulteriore rafforzamento di 4,5 miliardi di euro sul budget destinato alla versione attuale del programma, Horizon 2020.
In grande continuità con quest’ultimo, la nuova versione del programma è stata migliorata per massimizzare il suo impatto, la sua rilevanza per la società e il suo potenziale di innovazione, per confermare la posizione di leader mondiale dell’UE nella ricerca in settori industriali come quello farmaceutico, chimico, meccanico e della moda, tra gli altri. Fondamentali anche per combattere l'epidemia di coronavirus, la ricerca e l'innovazione nel settore della salute hanno beneficiato di 1 miliardo di euro di Horizon 2020, promesso per garantire lo sviluppo collaborativo e la diffusione universale di diagnostica, trattamenti e vaccini.
Punti chiave di Horizon Europe
Con l’obbiettivo di promuovere l’eccellenza, Horizon Europe mira a sostenere i migliori ricercatori e innovatori affinché possano guidare i cambiamenti sistemici necessari a garantire un'Europa verde, sana e resiliente. Il Consiglio europeo della ricerca (CER) coordinerà gli sforzi dei migliori ricercatori, per superare le le frontiere della conoscenza e affrontare al meglio le sfide economiche e sociali d’Europa. Le borse di studio e i programmi di scambio Marie Skłodowska-Curie aiuteranno i migliori talenti, i giovani ricercatori, ad ampliare le loro conoscenze e competenze, e l'Europa beneficerà della consulenza scientifica, del sostegno tecnico e della ricerca dedicata offerta dal Centro comune di ricerca (CCR), la direzione generale  della Commissione per la scienza e la conoscenza.
Al centro del programma anche il sostegno alla ricerca collaborativa relativa alle sfide sociali e al rafforzamento delle capacità tecnologiche e industriali attraverso cluster tematici che affrontano l'intero spettro delle sfide globali:

  • I due cluster "Energia climatica e mobilità" e "Industria digitale e spazio" aumenteranno le risorse destinate alla ricerca e innovazione nei settori legati al clima e garantiranno alle imprese europee l'accesso alle tecnologie e ai dati di cui hanno bisogno. In quest'ultimo ambito, la ricerca quantistica sarà prioritaria, ampliando così la leadership scientifica europea e l'eccellenza nelle tecnologie quantistiche.
  •  Il rafforzamento del cluster Cultura, creatività e società inclusiva sosterrà la ricerca e l'innovazione nei settori culturale e creativo, del patrimonio culturale, attraverso la costruzione di uno spazio collaborativo per il patrimonio culturale, nonché nelle discipline umanistiche e artistiche.
  • Il cluster Salute affronterà sfide come la pandemia di coronavirus, l'estensione degli studi clinici, le misure di protezione innovative, la virologia, i vaccini, i trattamenti e la diagnostica, e la traduzione dei risultati della ricerca in misure di politica sanitaria pubblica.

 
Con un aumento sensibile rispetto a Horizon2020, il 3,3% del budget di Horizon Europe sarà destinato all’obbiettivo di incoraggiare la partecipazione e diminuire il divario in materia di ricerca e innovazione (R&I) tra gli stati membri, tramite il rafforzamento dello Spazio europeo della ricerca (SER).
Tra le altre novità, l’introduzione del Consiglio Europeo dell'Innovazione (EIC), già in fase pilota, che riceverà un budget di oltre 10 miliardi di euro per sostenere le innovazioni delle piccole e medie imprese (PMI), delle start-up e delle midcap, agendo in modo complementare all'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (IET). Altra elemento di innovazione, le missioni dell'UE, che si concentreranno su obiettivi ambiziosi, limitati nel tempo e raggiungibili per realizzare i beni comuni europei. Tra gli obbiettivi: salvare 3 milioni di vite da malattie tumorali entro il 2030, raggiungere quota 100 città neutre dal punto di vista climatico, oceani, mari e acque interne sani, suoli e cibo sani e regioni resistenti ai cambiamenti climatici. Un numero ridotto di partenariati europei incoraggerà un'ampia partecipazione di partner del settore pubblico e privato, coprendo aree critiche come l'energia, i trasporti, la biodiversità, la salute, la salute, l'alimentazione e la circolarità. 
 
L’impatto di Horizon Europe sarà rafforzato dalle sinergie con gli altri programmi e politiche dell'UE, come InvestEU, Erasmus+, la politica di coesione dell'UE, l'Europa digitale, i fondi strutturali e di investimento europei, il Connecting Europe Facility e il Recovery and Resilience Facility, per promuovere una più rapida diffusione a livello nazionale e regionale e l'adozione dei risultati della ricerca e dell'innovazione. In questo senso, da notare come per la prima volta nella storia del programma quadro, le regioni potranno trasferire, su base volontaria, parte dei loro fondi regionali a Horizon Europe per essere utilizzati nelle attività di ricerca e innovazione nella loro regione su base volontaria. La Commissione ha inoltre proposto di esentare il Marchio di eccellenza per i progetti delle PMI nell'ambito di Horizon Europe dalla notifica quando si tratta di aiuti di Stato per facilitare ulteriormente il sostegno. Ciò è possibile grazie alle salvaguardie incorporate nei programmi dell'UE gestiti a livello centrale dalla Commissione.
 
Prossimi passi e contesto
Dopo l’accordo politico, il programma deve ora ottenere l'approvazione formale del Parlamento europeo e del Consiglio, per essere avviato al più presto, nel 2021. La partenza del programma è vincolata all’adoziane del regolamento sul quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027, e del pacchetto di recupero (di cui fa parte NextGenerationEU). Una volta adottato, il bilancio a lungo termine dell'UE  comprensivo di NextGenerationEU costituirà il più grande pacchetto di incentivi mai finanziato dal bilancio dell'UE. Un totale di 1 800 miliardi di euro contribuirà a ricostruire un'Europa post-COVID-19: sarà un'Europa più verde, più digitale e più resiliente.
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