Regolamento generale sulla protezione dei dati. L'UE pubblica dopo due anni una prima relazione di valutazione

La Commissione europea ha pubblicato, dopo circa due anni dall'entrata in vigore del regolamento generale sulla protezione dei dati, una relazione di valutazione che indica come il regolamento ha conseguito la maggior parte dei suoi obiettivi, in particolare offrendo ai cittadini un solido nucleo di diritti azionabili e creando un nuovo sistema europeo di governance e di contrasto.

 

Il regolamento si è rivelato uno strumento flessibile per sostenere l'adozione di soluzioni digitali in circostanze impreviste come la crisi della Covid-19. La relazione conclude altresì che in tutti gli Stati membri si assiste a una maggiore armonizzazione, malgrado un certo livello di frammentazione che deve essere costantemente sorvegliato. Rileva inoltre che una cultura della conformità si sta diffondendo tra le imprese, le quali vedono sempre più spesso un vantaggio competitivo in una rigorosa protezione dei dati. La relazione contiene un elenco di azioni volte ad agevolare ulteriormente l'applicazione del regolamento per tutti i portatori di interessi, in particolare per le piccole e medie imprese, nonché a promuovere e continuare a sviluppare una cultura realmente europea di protezione dei dati e un rigoroso controllo della sua applicazione.

 

Si può consultare la sezione "Domande e risposte" in lingua inglese pubblicata sulla banca dati RAPID.