È stato pubblicato il rapporto 2020 dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (AEA) sulla qualità dell'aria in Europa, «Air quality in Europe — 2020 report», che si basa sui dati ufficiali sulla qualità dell'aria forniti da oltre 4 000 stazioni di monitoraggio in tutta Europa nel 2018.
Contesto
La nota informativa dell'AEA relativa alle valutazioni dei rischi per la salute derivanti dall'inquinamento atmosferico illustra come l'AEA stima l'impatto sulla salute associato a una scarsa qualità dell'aria. Le ripercussioni dell'esposizione all'inquinamento atmosferico sulla salute sono di varia natura e vanno dall'infiammazione dei polmoni al decesso prematuro. L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha intrapreso una valutazione delle crescenti prove scientifiche che collegano l'inquinamento atmosferico ai diversi effetti sulla salute allo scopo di proporre nuovi orientamenti.
Il rapporto dell'AEA mostra che le politiche dell'UE, nazionali e locali e le riduzioni delle emissioni in settori chiave hanno migliorato la qualità dell'aria in tutta Europa. Dal 2000 le emissioni dei principali inquinanti atmosferici provenienti dai trasporti e approvvigionamento energetico sono diminuite in misura significativa, malgrado la crescente domanda di mobilità e il conseguente aumento delle emissioni di gas a effetto serra del settore. Lenti invece i progressi nella diminuzione delle emissioni derivanti da edilizia e agricoltura.
Risultati del Rapporto 2020 dell’Agenzia Europea dell’Ambiente
Grazie alla migliore qualità dell'aria, nel 2018 i decessi prematuri provocati dall'inquinamento da particolato fine sono stati circa 60 000 in meno rispetto al 2009. Per quanto riguarda il biossido di azoto, la riduzione è ancora maggiore: nell'ultimo decennio i decessi prematuri sono diminuiti di circa il 54 %. Il proseguimento dell'attuazione delle politiche ambientali e climatiche in tutta Europa è un fattore fondamentale alla base dei miglioramenti.
Nonostante questo, la valutazione dell'AEA mostra come nel 2018 l'esposizione al particolato fine abbia causato circa 417 000 decessi prematuri in 41 paesi europei.
Il rapporto dell'AEA rileva che permane un divario tra i limiti legali per la qualità dell'aria dell'UE e gli orientamenti dell'OMS, una questione che la Commissione Europea intende affrontare con una revisione delle norme dell'UE nell'ambito del piano d'azione per l'inquinamento zero. Secondo il rapporto, sono sei gli Stati membri (Bulgaria, Cechia, Croazia, Italia, Polonia e Romania) che 2018 hanno superato il valore limite dell'Unione europea (UE) per la concentrazione di particolato fine (PM2,5) nell’aria, mentre solo quattro paesi europei – Estonia, Finlandia, Irlanda e Islanda – presentavano concentrazioni di particolato fine inferiori ai valori guida più restrittivi dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
La Commissione europea ha recentemente pubblicato una tabella di marcia per il piano d'azione dell'UE verso l'obiettivo dell'azzeramento dell'inquinamento, che rientra nel quadro del Green Deal europeo.
Qualità dell'aria e COVID-19
Il rapporto dell'AEA si sofferma anche sui collegamenti tra la pandemia di COVID-19 e la qualità dell'aria. Le stime basate sui dati provvisori dell'AEA per il 2020 e i modelli di supporto elaborati dal servizio di monitoraggio atmosferico di Copernicus (CAMS) confermano le prime valutazioni di una riduzione fino al 60 % di alcuni inquinanti atmosferici in molti paesi europei che hanno attuato misure di confinamento nella primavera del 2020. Le stime sui potenziali effetti positivi per la salute associati alla migliore qualità dell'aria durante il 2020 non sono però ancora disponibili.
La relazione rileva che le malattie cardiovascolari e respiratorie, causate dall'inquinamento atmosferico, sono individuate come fattori di rischio di decesso nei pazienti con COVID-19. Tuttavia, il nesso di causalità tra l'inquinamento atmosferico e la gravità delle infezioni da COVID-19 non è chiaro e sono necessarie ulteriori ricerche epidemiologiche.
Rapporto Agenzia Europea dell'Ambiente 2020 su inquinamento atmosferico: netto miglioramento della qualità dell'aria in Europa nell'ultimo decennio e diminuzione dei decessi legati all'inquinamento
Secondo i dati ufficiali dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (AEA), le politiche dell'UE, nazionali e locali e le riduzioni delle emissioni in settori chiave hanno migliorato la qualità dell'aria in tutta Europa, con conseguenze positive sulla percentuale di decessi prematuri provocati dall'inquinamento. Le conseguenze dell'inquinamento atmosferico rimangono tuttavia pesanti, causando circa 400 000 decessi prematuri l’anno in tutto il continente
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