Lo scorso 30 novembre, la Commissione europea ha accolto con favore l'accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'UE su una legge europea sulla governance dei dati.
Infatti, è stato approvato un accordo preliminare per la ratifica definitiva del “Data Governance Act” precedentemente proposto nel novembre 2020. Tale accordo, il primo in ambito di condivisione di dati, creerà le basi per una nuova gestione dei dati europea, in conformità con le regole della protezione dei dati personali, le regole della concorrenza e la protezione dei consumatori.
Con tale accordo, infatti, l’Unione Europea si doterà di un numero maggiore di dati che verrà fornito a tutti gli stati membri. L’accordo fornirà anche l’impulso alla condivisione dei dati e allo sviluppo di spazi comuni di dati europei, come la produzione industriale, il patrimonio culturale e la salute.
Inoltre, la Commissione proporrà anche una seconda importante iniziativa legislativa, il Data Act, per massimizzare il valore dei dati per l'economia e la società. Il Data Act mira a promuovere la condivisione dei dati tra le imprese e tra le imprese e i governi.
Attualmente, il testo del “Data Government Act” o legge sulla gestione dei dati prevede:
- Misure per aumentare la fiducia nella condivisione dei dati, in quanto la mancanza di fiducia è attualmente uno dei principali ostacoli e comporta costi elevati;
- Nuove regole UE sulla neutralità per permettere ai nuovi intermediari di dati di funzionare come organizzatori affidabili della condivisione dei dati;
- Misure per facilitare il riutilizzo di alcuni dati detenuti dal settore pubblico. Per esempio, il riutilizzo dei dati sanitari, in condizioni chiare, potrebbe far progredire la ricerca per trovare cure per malattie rare o croniche;
- Strumenti per dare agli europei il controllo sull'uso dei dati che generano, rendendo più facile e più sicuro per le aziende e gli individui di rendere volontariamente disponibili i loro dati per un bene comune più ampio, sotto chiare condizioni.
Per maggiori informazioni consultare il portale della Commissione europea.