Raggiunto accordo politico sul centro europeo per la sicurezza informatica e sulla rete di coordinamento europea dei centri nazionali per la cibersicurezza

 
La proposta riguarda la creazione di una Rete di coordinamento di centri nazionali di competenza per la cibersicurezza e un Centro di competenza europeo per la sicurezza informatica industriale, tecnologica e della ricerca, con sede a Bucarest.  Il centro e la rete gestiranno i fondi destinati alla cibersicurezza a titolo del prossimo bilancio dell'UE a lungo termine, attingeranno ai finanziamenti del programma Europa digitale e di Orizzonte Europa e potranno beneficiare di contributi dagli Stati membri. Le risorse serviranno a migliorare e potenziare le capacità tecnologiche e industriali in materia di sicurezza informatica, rafforzando l'autonomia strategica aperta dell'UE. Tra gli obbiettivi dei due enti: potenziare le capacità europee in materia di sicurezza informatica, difendere l’economia e la società europee dagli attacchi informatici, promuovere e mantenere alta l'eccellenza nel settore della ricerca e rafforzare la competitività dell'industria dell'Unione in questo ambito.
Nello specifico, il Centro e la Rete di coordinamento aiuteranno l'Unione e gli Stati membri ad adottare una prospettiva proattiva, a più lungo termine e strategica al programma industriale in materia di sicurezza informatica, nonché alle attività di ricerca e sviluppo nel settore. Una tale impostazione contribuirà non solo all'individuazione di soluzioni innovative alle sfide poste dalla cibersicurezza nel settore pubblico e in quello privato, ma anche all'adeguata diffusione di queste soluzioni. Insieme, rafforzeranno la sovranità tecnologica europea attraverso progetti di ampia portata in materia di sicurezza informatica in settori che spaziano dall'intelligence sulle minacce informatiche, all'hardware, i sistemi operativi sicuri e le certificazioni di sicurezza.
Si consentirebbe inoltre alle comunità della ricerca e dell'industria e alle autorità pubbliche di accedere a capacità essenziali quali le strutture di prova e sperimentazione, che sono spesso fuori della portata dei singoli Stati membri a causa dell'insufficienza di risorse finanziarie ed umane.
Prossime tappe
La presente iniziativa si basa sull'esperienza del partenariato pubblico-privato contrattuale su cybersecurity (cPPP) creato nel 2016. Il cPPP è stato un primo passo per riunire l'industria della sicurezza informatica, la domanda e la comunità di ricerca. La presente proposta è un ambizioso passo successivo: creare un meccanismo che permetta di implementare progetti di ricerca, innovazione e implementazione in modo integrato, mettendo in comune e gestendo budget da diverse fonti (Commissione Europea, Stati Membri) per garantire la disponibilità di competenze e infrastrutture condivise, sostenendo l'effettiva implementazione di prodotti e soluzioni per la sicurezza informatica.
Una prima proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituiva il centro europeo di competenza industriale, tecnologica e di ricerca sulla cibersicurezza e la rete dei centri nazionali di coordinamento, era stata adottata nel 2018 la Commissione. Nel corso della precedente legislatura si sono svolte due negoziazioni triloghi, che non hanno però portato a un accordo. Il mandato di negoziato aggiornato del Consiglio è stato ottenuto dalla presidenza croata nel giugno 2020.
A seguito dell’intesa politica dell’11dicembre 2020, gli Stati membri saranno chiamati a confermare l'accordo il 18 dicembre in sede di comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri presso l'Unione europea ("Coreper"). Dopo l'adozione formale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, prevista a gennaio 2021, la Commissione europea avvierà i lavori per istituire il centro di competenza sulla cibersicurezza.
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