Qualità dell'aria. Convocato a Bruxelles un vertice ministeriale per nuove misure sul rispetto della legislazione ambientale

Il commissario europeo per l'Ambiente, Karmenu Vella, ha invitato i Ministri di nove Stati membri a riunirsi a Bruxelles per affrontare il grave problema dell'inquinamento atmosferico nell'Unione europea.

 
La Commissione intende cooperare con gli Stati membri per aiutarli a rispettare i limiti di emissione che garantiscono la salute dei cittadini e ha annunciato nuove misure per aiutare gli Stati membri a rispettare la legislazione ambientale. 
 
I nove Stati membri sono la Repubblica ceca, la Germania, la Spagna, la Francia, l'Italia, l'Ungheria, la Romania, la Slovacchia e il Regno Unito; essi sono sottoposti a procedure di infrazione per il superamento dei limiti stabiliti per l'inquinamento atmosferico e in occasione dell'incontro ministeriale del 30 gennaio a Bruxelles sulla qualità dell'aria avranno l'opportunità di dimostrare che adotteranno misure adeguate per correggere la situazione attuale senza indugio e nel rispetto della legislazione europea. 
 
La normativa UE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa (direttiva 2008/50/CE) fissa i limiti di qualità dell'aria che non possono essere superati sul territorio dell'UE e impone agli Stati membri di limitare l'esposizione dei cittadini agli inquinanti atmosferici nocivi. Si tratta dei limiti di diversi inquinanti principali, vale a dire il biossido di azoto (NO2) e le polveri sottili (PM10), che avrebbero dovuto essere raggiunti rispettivamente nel 2010 e nel 2005.
Nonostante questo obbligo, sono molti i luoghi dove la qualità dell'aria è da diversi anni un problema. In 23 dei 28 Stati membri le norme sulla qualità dell'aria non sono ancora rispettate - in totale in più di 130 città in tutta Europa.
 
Ogni anno, più di 400 000 cittadini europei muoiono prematuramente a causa della cattiva qualità dell'aria e sono ancora più numerosi quelli che soffrono di malattie respiratorie e cardiovascolari provocate dall'inquinamento atmosferico. In termini economici, la cattiva qualità dell'aria costa ben oltre 20 miliardi di euro l'anno all'economia europea, a causa dell'aumento delle spese mediche e della riduzione della produttività dei lavoratori.
 
Sono pertanto intensi gli sforzi di sensibilizzazione e di azione politica della Commissione,  ne sono esempio   il forum europeo Aria pulita del novembre 2017 per individuare soluzioni efficaci nella riduzione delle emissioni e la recente adozione (in data 19 gennaio) del piano d'azione sull'assicurazione della conformità, costituito da una serie di misure specifiche per aiutare gli Stati membri a promuovere, monitorare e far rispettare le norme ambientali dell'UE che prevengono l'inquinamento o i danni ambientali. Le norme vigenti devono essere rispettate da tutti gli operatori industriali, i servizi pubblici, gli agricoltori, i silvicoltori, i cacciatori ed altri, affinché possano godere di parità di condizioni in tutta l'UE e i cittadini europei possano disporre di acqua potabile e aria pulita, di uno smaltimento sicuro dei rifiuti e di una natura sana. Nel biennio 2018-2019 saranno attuate nove azioni specifiche. La Commissione sta inoltre istituendo un gruppo di esperti ad altro livello costituito da funzionari degli Stati membri e da reti europee di professionisti dell'ambiente per attuare con successo le azioni del piano di conformità.