Pubblicata la relazione 2020 sulla cittadinanza dell'Unione: la Commissione rinnova il suo impegno nel rafforzare il ruolo dei cittadini e proteggere i loro diritti

Il 15 dicembre 2020 la Commissione ha pubblicato la relazione 2020 sulla cittadinanza dell'Unione. Il documento integra il piano d'azione per la democrazia europea che definisce l’insieme di misure messe in campo per rafforzare il ruolo dei cittadini e costruire democrazie più resilienti. Tra le aree d’interesse nel documento, azioni intese a rafforzare la partecipazione democratica, agevolare la libera circolazione, proteggere e promuovere la cittadinanza dell'Unione e tutelare i cittadini dell'Unione in Europa e nel mondo.

 
Nel documento, basato sulla consultazione pubblica sui diritti di cittadinanza dell'UE, sul sondaggio Eurobarometro Flash sulla cittadinanza dell'UE e la democrazia e sui lavori della rete degli accademici sui diritti di cittadinanza dell'UE, la Commissione riferisce sull'applicazione delle disposizioni relative alla cittadinanza dell'Unione e propone nuove priorità per i tre anni successivi. Dall'ultima relazione sulla cittadinanza dell'Unione del 2017, l'esercizio dei diritti di cittadinanza dell'UE ha incontrato notevoli difficoltà, in particolare nel contesto della pandemia di COVID-19.
Nella relazione 2020 sulla cittadinanza dell'Unione vengono quindi definite le nuove priorità e azioni della Commissione per rafforzare il ruolo dei cittadini dell'UE, tra cui  un aggiornamento degli orientamenti dell'UE sulla libera circolazione, tenendo conto degli insegnamenti tratti dalla pandemia di COVID-19.
Azioni concrete e priorità per i cittadini dell'UE

  1. Rafforzare la partecipazione democratica, l'autonomizzazione e l'inclusione.  Per stimolare una maggiore partecipazione dei cittadini in tutte le fasi del processo democratico, nel corso del 2021 la Commissione europea aggiornerà le norme sui diritti di voti dei cittadini mobili dell’UE, faciliterà la circolazione di informazioni ai cittadini che votano alle elezioni comunali ed europee e lo scambio di informazioni pertinenti tra gli Stati membri. Previsti finanziamenti anche per progetti di osservazione elettorale indipendenti.
  2. Facilitare la libera circolazione e semplificare la vita quotidiana. La Commissione intende migliorare la certezza del diritto per i cittadini dell'UE che viaggiano, studiano o lavorano in un altro Stato membro. A tal fine, nel 2022 aggiornerà gli orientamenti dell'UE sulla libera circolazione del 2009. Prevista per il 2021 anche un'iniziativa volta a semplificare gli obblighi fiscali dei cittadini dell’UE. Conformemente all'accordo di recesso, la Commissione continuerà a sostenere la tutela dei diritti dei cittadini dell'UE residenti nel Regno Unito.
  3. Proteggere e promuovere la cittadinanza dell'Unione. Previste misure specifiche per contrastare i rischi rappresentati dai programmi che concedono la cittadinanza dell'Unione agli investitori, se necessario mediante procedure di infrazione. Continuerà inoltre a sorvegliare l'impatto delle misure restrittive messe in atto durante la crisi della COVID-19 fino alla loro revoca.
  4. Proteggere i cittadini dell'UE in Europa e nel mondo, anche in tempi di crisi. La Ribadito l’impegno nella costruzione di un'Unione europea della sanità forte e nell’attuazione della strategia dell'UE per i vaccini contro la COVID-19 insieme agli Stati membri. Nel 2021 la Commissione riesaminerà inoltre le norme dell'UE in materia di tutela consolare al fine di migliorare la capacità dell'UE e degli Stati membri di proteggere e sostenere i cittadini europei all'estero, soprattutto in tempi di crisi.

Prossime tappe
La relazione sulla cittadinanza è strettamente legata alle priorità politiche della presidente von der Leyen per l'Europa, in particolare il nuovo slancio per la democrazia europea e l'obiettivo di avvicinare i cittadini all'Unione. Essa integra altre iniziative, quali la nuova strategia per l'attuazione della Carta dei diritti fondamentali e, in particolare, il piano d'azione per la democrazia europea. La Commissione si impegna a sviluppare gli strumenti necessari affinché i cittadini possano beneficiare appieno del loro status di cittadini europei. Si tratta di uno sforzo comune. Per attuare le priorità indicate nella relazione, la Commissione lavorerà in stretta collaborazione e in partenariato con gli Stati membri, compresi gli enti locali e regionali, nonché con altre istituzioni e parti interessate dell'UE, la società civile e, soprattutto, i cittadini stessi.
 
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