I due documenti prevedono misure per preparare meglio i paesi europei ai rischi naturali, come terremoti, inondazioni, incendi boschivi e altri rischi futuri non prevedibili. In considerazione della rapida evoluzione del panorama dei rischi, gli obiettivi europei in materia di resilienza alle catastrofi mirano a migliorare la capacità dei 27 Stati membri dell’Unione europea e degli otto Stati partecipanti al meccanismo di protezione civile dell'UE (Albania, Bosnia-Erzegovina, Islanda, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia) di anticipare e resistere alle ripercussioni di future gravi catastrofi ed emergenze. A tal fine e in stretta cooperazione con gli Stati membri, la Commissione europea ha individuato cinque obiettivi da perseguire collettivamente che sono:
- prevedere: per migliorare la valutazione dei rischi, la loro previsione e la pianificazione della gestione dei rischi di catastrofi;
- preparare: per aumentare la consapevolezza dei rischi e la preparazione della popolazione;
- allertare: per migliorare l'allerta rapida;
- rispondere: per rafforzare i mezzi di risposta del meccanismo di protezione civile dell'Unione europea;
- proteggere: per garantire un solido sistema di protezione civile.
Per raggiungere questi obiettivi, la Commissione europea sta avviando cinque iniziative faro, una per ciascun obiettivo. Una di queste iniziative faro sarà il lancio di preparEU, un programma paneuropeo volto a sensibilizzare i cittadini europei alla resilienza alle catastrofi.