La sicurezza è una priorità politica dall'inizio del mandato della Commissione Juncker – dagli orientamenti politici del Presidente del luglio 2014, fino all'ultimo discorso sullo stato dell'Unione del 13 settembre 2017.
Le misure contenute nel Piano mirano ad aiutare gli Stati membri a proteggere gli spazi pubblici e a privare i terroristi dei loro mezzi d'azione. La Commissione propone inoltre di rafforzare l'azione esterna dell'UE relativa alla lotta contro il terrorismo - anche attraverso Europol - e raccomanda all'UE di avviare negoziati con il Canada sulla revisione dell'accordo sul codice di prenotazione.
Le misure hanno anche previsto la pubblicazione di una serie di inviti a presentare proposte che sono stati pubblicati nell’ambito del Fondo per la Sicurezza Interna (ISF).
Una delle misure riguarda la “Protezione degli spazi pubblici”. Gli attentati di Barcellona, Londra, Manchester e Stoccolma, hanno dimostrato che gli spazi pubblici e affollati sono sempre più spesso nel mirino dei terroristi. Con il Piano di azione di ottobre la Commissione si impegna a rafforzare il sostegno agli sforzi degli Stati membri per proteggere gli spazi pubblici e ridurne la vulnerabilità.
Dette misure comprendono:
- un sostegno finanziario: La Commissione ha stanziato ad ottobre 18,5 milioni di euro del Fondo sicurezza interna per sostenere progetti transnazionali volti a migliorare la protezione degli spazi pubblici. Nel 2018, inoltre, altri 100 milioni di euro stanziati nel quadro delle azioni urbane innovative andranno a sostegno delle città che investono in soluzioni in materia di sicurezza;
- nuovo materiale orientativo: che sarà pubblicato nel corso del 2018 per aiutare gli Stati membri ad affrontare una serie di questioni relative alla protezione degli spazi pubblici e sensibilizzare i cittadini. Questo materiale includerà soluzioni concepite nel quadro dell'approccio della "sicurezza fin dalla progettazione", per rendere gli spazi pubblici più protetti pur preservandone le caratteristiche di apertura e disponibilità per i cittadini;
- scambio di migliori pratiche: a novembre la Commissione istituirà un Forum dei professionisti del settore e creerà una rete per la sicurezza degli spazi pubblici ad alto rischio, per introdurre una piattaforma di formazione comune ed esercitazioni congiunte per migliorare la preparazione contro gli attentati;
- una migliore cooperazione fra gli attori locali e il settore privato: la Commissione istituirà un Forum degli operatori per promuovere i partenariati pubblico-privato nel settore della sicurezza e stringerà contatti con operatori privati come centri commerciali, organizzatori di concerti, palazzetti dello sport e società di autonoleggio. Il coinvolgimento delle autorità locali e regionali verrà rafforzato attraverso riunioni ad alto livello sulle migliori prassi per la protezione degli spazi pubblici.
Anche se la probabilità di attentati perpetrati con sostanze chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN) è bassa, la Commissione ha proposto un piano d'azione per rafforzare, a livello dell'UE, la preparazione, la risposta e il coordinamento contro attacchi di questo tipo. Le misure proposte prevedono la creazione di una rete dell'UE per la sicurezza CBRN e di un polo di conoscenze CBRN presso il Centro europeo antiterrorismo (ECTC) di Europol.
Un’altra misura importante riguarda la “privazione dei terroristi dei mezzi d'azione” per impedire il compimento di altri attentati. In questo settore la Commissione ha presentato una serie di misure supplementari a breve termine per:
-
limitare l'accesso alle sostanze utilizzabili per la fabbricazione di esplosivi artigianali attraverso:
- la pubblicazione di una raccomandazione che indica i provvedimenti immediati da prendere per impedire l'uso illecito di tali sostanze da parte dei terroristi;
- l’acceleramento del riesame del regolamento sui precursori di esplosivi con un'analisi che sarà seguita da una valutazione d'impatto nella prima metà del 2018;
- aiutare le autorità giudiziarie e di contrasto nelle indagini penali in cui si riscontrano informazioni criptate, senza violare la criptazione a un livello più generale o senza coinvolgere un ampio o indiscriminato numero di persone. In questo settore la Commissione ha presentato una serie di misure di supporto tecnico, un nuovo strumentario di tecniche e formazione, e ha proposto la creazione di una rete di punti di competenze;
- contrastare il finanziamento del terrorismo attraverso l’esame degli ostacoli all'accesso ai dati delle operazioni finanziarie in altri Stati membri, ed eventuali misure a livello dell'UE per facilitare ed accelerare tale accesso.
Altro settore di azione importante è il “rafforzamento dell'azione esterna dell'UE relativa alla lotta contro il terrorismo”. La Commissione ha proposto di rafforzare l'azione esterna dell'UE e la cooperazione con i paesi terzi nella lotta contro il terrorismo e altri reati gravi di natura transnazionale:
- raccomandando al Consiglio di autorizzare l'avvio dei negoziati con il Canada sulla revisione dell'accordo sul codice di prenotazione, in linea con tutte le condizioni stabilite dalla Corte di giustizia europea nel suo parere del 26 luglio;
- rafforzando la cooperazione di Europol con i paesi terzi. A tal fine, entro la fine dell'anno verrà raccomandato al Consiglio di autorizzare l'avvio di negoziati fra l'UE e Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Tunisia e Turchia sul trasferimento di dati personali fra Europol e questi paesi per prevenire e combattere il terrorismo e i reati gravi.
L'11a relazione sull'Unione della sicurezza esamina anch'essa le prossime misure da prendere per contrastare la radicalizzazione online e offline. Oltre a questi provvedimenti pratici a breve termine, che dovrebbero intervenire nel corso dei prossimi 16 mesi, la Commissione sta lavorando all'istituzione di una futura Unità di intelligence europea, come annunciato dal Presidente Juncker, quale parte della sua visione dell'Unione europea da qui al 2025.