Programma TEN-T: trovato un accordo sulla nuova rete transeuropea di trasporto

Il 30 maggio 2013 è stato raggiunto l'accordo (che deve essere approvato ufficialmente dal Parlamento europeo in seduta plenaria e dal Consiglio) intervenuto tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo sulle proposte per trasformare l'attuale groviglio europeo di strade, ferrovie, aeroporti e canali in una rete di trasporti unificata (la rete TEN-T).

Il 30 maggio 2013 è stato raggiunto l'accordo (che deve essere approvato ufficialmente dal Parlamento europeo in seduta plenaria e dal Consiglio) intervenuto tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo sulle proposte per trasformare l'attuale groviglio europeo di strade, ferrovie, aeroporti e canali in una rete di trasporti unificata (la rete TEN-T).
L’obiettivo è la creazione di una solida rete europea di trasporto nei 28 Stati membri, dal momento che i trasporti svolgono un ruolo vitale per l'economia europea. Questo accordo permetterà di collegare Europa orientale e occidentale e rappresenta un passo importante verso la costruzione di una nuova rete di trasporto che costituirà la testa di ponte per incrementare la crescita e la competitività nel mercato unico europeo.
L'accordo istituisce una rete centrale di trasporto da realizzare entro il 2030, che fungerà da struttura portante dei trasporti nel mercato unico. Il finanziamento dei trasporti nell'ambito del meccanismo per collegare l'Europa (per il periodo 2014-2020) andrà a sostenere anche questa rete centrale, in modo da risolvere i collegamenti transfrontalieri mancanti, eliminare le strozzature e rendere la rete più intelligente.
La nuova rete centrale TEN-T si appoggerà a una rete organica di collegamenti che alimenteranno la rete centrale a livello regionale e nazionale. Quest'ultima infrastruttura sarà finanziata principalmente dagli Stati membri, con la possibilità, in alcuni casi, di attingere a fondi UE della politica dei trasporti e della politica regionale, anche mediante nuovi strumenti innovativi di finanziamento. Lo scopo è quello di garantire che progressivamente, entro il 2050, la grande maggioranza dei cittadini e delle imprese d'Europa non debbano impiegare più di 30 minuti per raggiungere la rete centrale.  Nel suo insieme, la nuova rete dei trasporti mira a favorire:

  •  una mobilità più sicura e meno congestionata;
  •  spostamenti più agevoli e veloci.

La nuova politica dell'UE materia di infrastrutture, anziché concentrarsi su progetti isolati, punta a creare una vera rete. Gli orientamenti presentano una mappatura precisa della rete definita sulla base di una metodologia obiettiva. Il nuovo regolamento fissa i termini per garantire che tutti i progetti che contribuiscono alla creazione della rete centrale abbiano un'attuazione prioritaria. Esso fissa norme atte a garantire che i treni, le navi, gli aerei, gli autocarri e le automobili possano utilizzare l'infrastruttura di trasporto in tutta sicurezza e senza alcun problema di tipo tecnico. La rete centrale dovrà essere completata entro il 2030.
A titolo di esempio, entro il 2030 la rete ferroviaria centrale dovrà essere munita del sistema europeo di segnalazione ERTMS, che consente un transito transfrontaliero dei treni facile e sicuro. Gli Stati membri dovranno fornire sufficienti spazi di parcheggio per gli utenti commerciali lungo le arterie della rete centrale. In corrispondenza dei nodi principali della rete dovranno essere disponibili carburanti puliti alternativi.
Per favorire uno sviluppo coordinato dell'infrastruttura e un suo uso efficiente sotto il profilo delle risorse saranno creati corridoi della rete centrale. La nuova strategia è incentrata sugli elementi più importanti: progetti transfrontalieri, interoperabilità e intermodalità tra differenti mezzi di trasporto. I coordinatori europei forniranno un sostegno agli Stati membri e ai promotori dei progetti al fine di cogliere i massimi benefici da tutti gli investimenti.
Per ulteriori informazioni consultare il sito web di Rapid

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