Programma di Sostegno alle Riforme Strutturali: decise le priorità per il 2018

La Commissione ha recentemente approvato il Piano annuale del Programma di Supporto alle Riforme Strutturali definendo per il 2018 le priorità su cui supporterà gli Stati membri.

Il programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP) è operativo dal maggio 2017 con l’obiettivo di supportare gli Stati Membri che ne facciano richiesta nei rispettivi sforzi di formulazione e attuazione delle riforme istituzionali, strutturali e amministrative.
Il sostegno fornito attraverso il SRSP è strettamente connesso con i lavori del Semestre europeo, ovvero del ciclo europeo di coordinamento delle politiche socio-economiche, nella misura in cui l’assistenza è orientata anche nel migliorare l'attuazione delle riforme segnalate nelle relazioni per paese e nelle relative raccomandazioni specifiche.
Il programma di lavoro annuale 2018 definisce le priorità, gli obiettivi e i risultati attesi e delinea le azioni che permetterà di attuare: nell’anno corrente è previsto il supporto in favore  di 24 Stati membri per la realizzazione di più di 140 progetti, che vanno ad aggiungersi agli oltre 150 già selezionati nel 2017. I temi prioritari sono riformare i sistemi di bilancio,  modernizzare la pubblica amministrazione e  migliorare la qualità e l'efficienza dei sistemi giudiziari nazionali, nonché contrastare le frodi, la corruzione e il riciclaggio di denaro;  migliorare la gestione delle risorse naturali e l'efficienza delle risorse e ad attuare iniziative nell'ambito dell'Unione dell'energia. Numerosi Stati membri beneficeranno inoltre di un sostegno a favore dell'attuazione di riforme riguardanti i sistemi di assistenza sanitaria e sociale. L'assistenza fornita agli Stati membri riguarderà anche lo sviluppo dei mercati dei capitali, la riforma dei quadri normativi in materia di insolvenza e il rafforzamento della loro capacità di gestione dei crediti deteriorati.
Data la crescente domanda di supporto da parte delle autorità nazionali e al fine di poter fornire un sostegno alle riforme in Stati membri non appartenenti alla zona euro che si preparano ad adottare la moneta europea, la Commissione ha proposto di aumentare la dotazione finanziaria del Programma che dovrebbe passare dagli attuali 142,8 milioni di € a circa 300 milioni.