Per ottenere una borsa di studio EIBURS esistono diverse possibilità, tra cui: EIBURS (EIB University Research Sponsorship Programme), programma di sostegno alla ricerca universitaria.
EIBURS offre borse di studio a facoltà universitarie o centri di ricerca associati a università nell’UE, nei paesi candidati o potenziali candidati impegnati in filoni di ricerca di significativo interesse per la Banca. Le borse di studio EIBURS, che prevedono una dotazione complessiva fino a 100.000 euro su un periodo di tre anni, sono assegnate con una procedura selettiva a facoltà o centri di ricerca universitari interessati che possiedono una comprovata esperienza nell’ambito prescelto. Il superamento della selezione comporta la consegna di diversi prodotti finali che saranno oggetto di accordo contrattuale con la Banca europea per gli investimenti.
Per l’anno accademico 2020/2021, il programma EIBURS invita a presentare proposte su un nuovo tema di ricerca: "Impatto dell’integrazione di genere nei progetti infrastrutturali"
La Strategia del gruppo BEI in materia di parità di genere e di emancipazione economica femminile è entrata in vigore nel gennaio 2017, con lo scopo di integrare la parità di genere e l’emancipazione economica femminile nelle attività del gruppo BEI all’interno e al di fuori dell’UE. L’attuazione di questa strategia avviene attraverso i piani di azione per la parità di genere, che indicano al gruppo BEI la tabella di marcia e le attività specifiche da seguire per soddisfare gli impegni previsti dalla strategia nel periodo 2017-2022.
Sono quattro gli ambiti di attività previsti dai suddetti piani di azione, tra cui il rafforzamento dell’impatto delle operazioni della BEI in termini di parità di genere. Per garantire che le operazioni della BEI tengano debitamente conto del principio della parità di genere nel processo di investimento, il gruppo BEI introduce, nella fase di istruttoria dei progetti, un’etichetta "parità di genere", paragonabile a un sistema di classificazione, con la quale è possibile identificare facilmente, ex ante, le operazioni che presentano un impatto potenziale in termini di parità di genere.
La ricerca deve vertere attorno alle seguenti questioni fondamentali:
- In che modo i miglioramenti - scaturiti dagli investimenti infrastrutturali (ad esempio nei trasporti pubblici, nell’edilizia a prezzi contenuti) in termini di accesso delle donne alle risorse produttive (finanza, terreni e altre risorse naturali) e di opportunità economiche (posti di lavoro decenti) - rafforzano la loro resilienza economica e il loro benessere?
- Quali indicatori trasversali può utilizzare la BEI per valutare nel modo più efficace possibile gli effetti differenziali che gli investimenti infrastrutturali possono avere sulle donne e sugli uomini e garantire che i risultati dei progetti tengano conto dei divari di parità di genere esistenti? In particolare, la penuria ovvero la «povertà di tempo» è un indicatore adeguato?
Per rispondere a questi quesiti, i ricercatori devono fornire un quadro concettuale, sviluppare un’ipotesi di ricerca e condurre uno studio empirico. Esso deve concentrersi su uno specifico progetto infrastrutturale e gettare le basi di una rigorosa valutazione dell’impatto socioeconomico e dei miglioramenti sotto il profilo della resilienza economica e del benessere femminile. I lavori di ricerca devoni comprendere i meccanismi adeguati di raccolta dati (qualitativi e quantitativi), creare una banca dati pertinente e identificare la configurazione ottimale per dimostrare gli elementi di fatto contrari. Essi devono procedere inoltre ad un’analisi statistica rigorosa rispetto ai dati di riferimento.
La squadra di ricerca deve affrontare tre sfide principali.
- Innanzitutto, occorre definire un metodo ottimale per valutare, ex ante, quanto incidono gli investimenti nelle infrastrutture sulla disparità tra i sessi nella società in generale, e selezionare gli indicatori più idonei applicabili all’insieme dei settori e delle regioni. Trattandosi di una sfida metodologica ricorrente quando si procede alla valutazione del sostegno della BEI, la squadra di ricerca dovrebbe mettere a punto un metodo rigoroso, suffragato da lavori di ricerca accademici, che sia facilmente fruibile quando si deve informare in merito all’etichetta "parità di genere" della BEI, nella fattispecie nella fase di progettazione e di selezione dei progetti, ove necessario.
- In secondo luogo, data la natura a lungo termine dei progetti infrastrutturali, l’arco temporale triennale per il lavoro empirico potrebbe apparire impegnativo. I lavori di ricerca, tuttavia, dovrebbero condurre alla raccolta dati nella fase iniziale del progetto, quando esso non ha ancora inciso sulle variabili pertinenti relative ai risultati (benessere e resilienza economica delle donne). Questa raccolta dati, abbinata all’identificazione di un valido gruppo di confronto, deve consentire di paragonare i dati di riferimento con gli stessi indicatori raccolti ex post. La squadra di ricerca dovrebbe dialogare con i servizi competenti della BEI e con il promotore del progetto per spiegare l’approccio prescelto e le sue implicazioni.
- Infine, gli investimenti infrastrutturali possono anche avere degli effetti indiretti e degli impatti indotti sulle prospettive femminili, aspetti questi più difficili da misurare. In ogni caso, è importante prenderli in considerazione, sia dal punto di vista dei rischi sia delle possibilità, quando si mettono a punto i progetti.
Le proposte devono essere redatte in inglese e presentate entro le ore 24:00 (CET) del 30 settembre 2020.
Maggiori informazioni sul processo di selezione EIBURS e sull’Istituto BEI sono disponibili al seguente indirizzo.
Il presente invito è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, serie C 227 del 10 luglio 2020.