Il programma CERV (Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valore) è sorto come risposta alla necessità di tutelare i diritti dei cittadini europei, spesso minacciati durante la pandemia. La sezione del programma denominata “DAPHNE” è dedicata al contrasto e alla prevenzione della violenza di genere e della violenza verso i bambini.
Infatti, è stato stimato che nel mondo ben 85 milioni di persone hanno sperimentato violenza fisica, emotiva o sessuale nei primi tre mesi di lockdown. Allo stesso modo, quasi tre bambini su quattro in età compresa tra i 2 e i 4 anni hanno sperimentato sofferenze fisiche e psicologiche causate da parenti o dai cosiddetti “caregiver”.
L’Unione europea vuole agire per prevenire e combattere questo fenomeno, sostenendo e proteggendo le vittime sopravvissute a questi crimini. L’Unione europea offre finanziamenti e sostegno alla società civile e ai servizi pubblici. A tal proposito, è stato istituito un nuovo quadro normativo europeo per garantire la protezione dei diritti di donne e bambini, vittime di queste violenze.
Il Programma CERV – DAPHNE mira a combattere la violenza, compresa quella di genere lungo tre linee guida:
- Prevenire e combattere tutte le forme di violenza di genere e di violenza domestica, promuovendo le norme stabilite nella Convenzione di Istanbul;
- Prevenire e combattere tutte le forme di violenza contro i bambini, i ragazzi, così come la violenza contro altri gruppi a rischio, come le persone LGBTIQ e le persone con disabilità;
- Sostenere e proteggere tutte le vittime dirette e indirette di tale violenza, come la violenza domestica esercitata all'interno della famiglia o la violenza nelle relazioni intime, compresi i bambini orfani a causa di crimini domestici.
Le priorità individuate del programma sono due:
- Individuazione precoce, prevenzione e protezione e/o sostegno a donne, bambini, giovani e LGBTIQ vittime o potenziali vittime di violenza, con particolare attenzione alle situazioni emergenti dalla pandemia COVID-19 come le violenze che si verificano su piattaforme virtuali. Il finanziamento riservato a questo tema ammonta a circa 13,5 milioni di euro;
- Prevenire la violenza di genere educando uomini e ragazzi a impegnarsi in tal senso. Le azioni possono concentrarsi su diverse aree come l’infanzia (al fine di spezzare il ciclo della violenza) o l’adolescenza (per prevenire la violenza con i giovani). Bisognerà combattere il maschilismo della società, coinvolgere i ragazzi e gli uomini come alleati, prevenire le azioni violente e assicurare che gli uomini e i ragazzi siano loro stessi agenti di cambiamento versi un mondo non violento. Il finanziamento destinato a questo genere di attività ammonta a 4,2 milioni di euro.
Nel concreto, si fa riferimento alle seguenti diverse attività:
- attività di sensibilizzazione e empowerment;
- sviluppo delle capacità e formazione per i professionisti;
- progettazione e attuazione di protocolli, sviluppo di metodi e strumenti di lavoro, piattaforma di coordinamento e gruppi;
- scambio di buone pratiche, apprendimento reciproco;
- creazione e implementazione di strategie e sistemi di raccolta dati;
- creazione o rafforzamento dei meccanismi di supporto esistenti;
- Valutare le lezioni apprese dalla situazione Covid-19 nel contesto del suo impatto sul benessere dei bambini
- progettare, stabilire e/o rafforzare protocolli e meccanismi che forniscono supporto ai bambini maggiormente colpiti dalla situazione di Covid-19 (anche grazie alla loro collaborazione);
- Stabilire centri di supporto nazionali, locali e regionali, anche nelle scuole;
- Collaborazione con i bambini per formare professionisti (insegnanti, psicoterapeuti, educatori, personale medico) e per progettare e testare o implementare le attività di formazione esistenti. Adattare o migliorare le campagne informative esistenti per il personale interessato, compresa la condivisione di buone pratiche.
Il bando si rivolge a tutti gli enti pubblici o privati che abbiano sede in uno stato membro dell’UE o in uno dei paesi associati al bando CERV. Per partecipare, i progetti possono essere sia nazionali che transnazionali e devono coinvolgere almeno due organizzazioni diverse. Il finanziamento non può essere inferiore ai 75 mila euro. La durata del progetto potrà essere compresa tra i 12 e i 24 mesi.
I progetti verranno esaminati da una commissione competente che si baserà su tre criteri principali di valutazione che sono: Rilevanza, Qualità e Impatto.
Il finanziamento totale ammonta a 17,7 milioni di euro che potranno essere incrementati fino a un massimo del 20% del totale. La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata al 15 giugno 2021 ore 17:00. La commissione valuterà i progetti tra giugno e ottobre e tra i mesi di ottobre e novembre verranno rese pubbliche le valutazioni.
Per maggiori informazioni consultare l’invito a presentare proposte disponibile sul portale della Commissione europea.