Presentata dalla Commissione europea la proposta per designare il 2018 come "Anno europeo del patrimonio culturale"

La Commissione ha presentato alla fine di agosto una proposta al Parlamento europeo e al Consiglio per la designazione del 2018 quale Anno europeo del patrimonio culturale.

L'obiettivo della proposta è quello di mettere in evidenza l'importanza del ruolo del patrimonio culturale dell'Europa nel promuovere la consapevolezza di una storia e di un'identità condivise.

Il ricco  e diverso patrimonio culturale dell'Europa è il cuore pulsante dell'identità e della memoria collettiva dei cittadini europei a livello nazionale, regionale e locale ed è un impareggiabile catalizzatore di interazioni tra persone di ogni età, contesto sociale e cultura. A livello locale, il patrimonio culturale dell'Europa incentiva la coesione e l'integrazione sociale mediante la riqualificazione di zone degradate, la creazione di posti di lavoro radicati nel territorio e la promozione del sentimento di appartenenza a una comunità. 

Si stima che il patrimonio culturale europeo crei circa 300.000 posti di lavoro diretti e 7,8 milioni di posti di lavoro indirettamente collegati come ad esempio nel turismo, nell'edilizia e in servizi ausiliari quali i trasporti, l'interpretariato, la manutenzione e la sicurezza. Nella sola Francia, il patrimonio culturale ha generato nel solo 2011 8,1 miliardi di euro provenienti dalla gestione di musei, attrazioni turistiche, edifici e siti storici, nonché biblioteche e archivi.

In questo momento in cui i tesori culturali mondiali sono minacciati e deliberatamente distrutti nelle zone di conflitto, e la Commissione europea ha quindi ritenuto importante dedicare maggiore attenzione al patrimonio culturale destinando un Anno europeo nel 2018. 

L' Anno europeo del patrimonio culturale, sarà un'occasione per mettere in luce l'importanza della cultura europea e ciò che l'UE può fare in materia di salvaguardia, digitalizzazione, infrastrutture, ricerca e sviluppo delle competenze, per citare solo alcuni dei settori sostenuti da programmi di finanziamento dell'UE, come Europa creativa. In tutta Europa saranno organizzati eventi e attività informative, didattiche e di sensibilizzazione. L'Anno europeo costituirà un'opportunità per cercare soluzioni a problemi quali i tagli ai bilanci pubblici per la cultura, il calo della partecipazione ad attività culturali tradizionali, le pressioni ambientali sui siti del patrimonio culturale, il mutamento delle catene del valore e la trasformazione digitale. In linea con la recente comunicazione congiunta "Verso una strategia dell'Unione europea per le relazioni culturali internazionali", l'iniziativa promuoverà la salvaguardia del patrimonio culturale quale elemento essenziale delle politiche esterne dell'UE, cercando le modalità per far fronte alla distruzione illecita del patrimonio culturale nelle zone di conflitto e al traffico illegale di beni culturali.