Questo è un problema soprattutto per le piccole e medie imprese. Per questo motivo la Commissione ha presentato tre azioni che renderanno più facile per i Paesi dell'UE attrarre i migliori talenti da tutto il mondo.
Naturalmente, l'UE continuerà a concentrarsi in via prioritaria sulla forza lavoro nazionale, ma è anche fondamentale guardare all'estero per alcuni profili, per sostenere la nostra economia e rafforzare importanti servizi pubblici come la sanità e l'assistenza a lungo termine. Per questo motivo la Commissione propone di
- rendere più facile l'assunzione di personale al di fuori dell'UE,
- accelerare il processo di riconoscimento delle qualifiche professionali e delle competenze acquisite nei Paesi terzi
- promuovere la mobilità per l'apprendimento per tutti.
La Commissione intende istituire un "pool di talenti dell'UE" per facilitare l'assunzione di persone in cerca di lavoro provenienti da Paesi terzi. Si è inoltre prefissata degli obiettivi per quanto riguarda il numero di laureati, di studenti con minori opportunità e di apprendisti professionisti che vuole attrarre entro il 2030. Tutti i dettagli qui.