Politica di coesione dopo il 2020: la UE sostiene investimenti integrati in ambito sanitario

La Commissione, in occasione di una recente tavola rotonda con le associazioni e i professionisti sanitari, ha avviato una riflessione sull’importante contributo che la politica di coesione offre al settore sanitario e sull’importanza di pianificare in maniera integrata i futuri investimenti nel settore per il periodo 2021-2027 per dare concreta attuazione al principio “la salute in tutte le Politiche” e per una Europa che protegge i suoi cittadini.

Il contributo della politica di coesione al settore sanitario è volto a migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria e la riduzione delle disuguaglianze sanitarie, a riformare i sistemi di assistenza sanitaria, a sviluppare la sanità elettronica e le soluzioni digitali, nonché a migliorare la ricerca e l'innovazione, l'educazione sanitaria, l'invecchiamento in buona salute, la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Nel corrente periodo di programmazione sono stati investiti nella sanità 8 miliardi di € di fondi della politica di coesione, di cui 4 miliardi di € di cofinanziamento UE; si prevede che di tali finanziamenti beneficeranno circa 44,5 milioni di europei che dovrebbero poter contare su un miglioramento dei servizi sanitari, aspetto quest’ultimo ritenuto prioritario, secondo le recenti indagini di Eurobarometro, da oltre un terzo dei cittadini europei.
In occasione dell’incontro recentemente svoltosi a Bruxelles con stakeholders quali Associazione europea per la gestione della salute (EHMA) e EuroHealthNet, la Commissione ha annunciato la seconda fase di un progetto pilota  finanziato dal FESR per migliorare i servizi di emergenza transfrontalieri nei Pirenei, tra le regioni frontaliere di Francia, Spagna e Principato di Andorra. Il progetto "When medical emergency systems erase borders" (un sistema per la gestione delle emergenze mediche senza confini) mira a garantire il riconoscimento reciproco preventivo dei medici da entrambi i lati della frontiera.  La seconda fase del progetto pilota, destinata a garantire accordi bilaterali tra gli ordini dei medici delle regioni frontaliere di Spagna e Francia, permetterà a 15 milioni di abitanti dei Pirenei di beneficiare di servizi di emergenza migliori. I risultati di tale progetto costituiranno un esempio da replicare eventualmente in futuro in altre regioni transfrontaliere. La Commissione sostiene l'eliminazione degli ostacoli legati alla gestione delle questioni transfrontaliere e, nella sua proposta legislativa relativa alla politica di coesione per il periodo 2021-2027, suggerisce di destinare il 15% dei fondi previsti per ciascun programma di cooperazione transfrontaliera Interreg a tale finalità.
Con riferimento ai futuri investimenti in ambito sanitario a valere sui Fondi SIE 2021-2027, è stato sottolineato l’importante contributo che la Politica di coesione può offrire per sostenere il cambiamento in atto, verso un sistema di assistenza primaria sempre più incentrato sul territorio e sull’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale, attraverso investimenti  integrati nell'ambito della sanità, dell'inclusione sociale e dell’educazione.
La proposta della Commissione per il periodo 2021-2027 pone le condizioni per sostenere tali cambiamenti Gli Stati membri e le regioni devono elaborare strategie di investimento a lungo termine che comprendano infrastrutture, capitale umano, tecnologie innovative e nuovi modelli per la prestazione di servizi di assistenza. Per sostenere queste strategie, i fondi della politica di coesione dovranno essere investiti in sinergia e raccordo con altri strumenti dell'UE, quali InvestEU, o con programmi nazionali.

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