Occupazione giovanile: il Piano italiano di attuazione della Garanzia per i Giovani

L'Italia ha predisposto il suo Piano di attuazione della Garanzia per i Giovani. Si attende il via libera dalla Commissione europea per avviare le azioni previste a sostegno dell'occupazione giovanile.

"Garanzia per i Giovani" è la nuova iniziativa europea per l'occupazione giovanile che partirà nel 2014 e che ha l'obiettivo di offrire una risposta ai giovani che ogni anno si affacciano al mondo del lavoro dopo la conclusione degli studi.
 
In particolare, lo strumento intende garantire che tutti i giovani di età inferiore ai 25 anni – iscritti o meno ai servizi per l'impiego – possano ottenere un'offerta valida entro 4 mesi dalla fine degli studi o dall'inizio della disoccupazione. L'offerta può consistere in un impiego, apprendistato, tirocinio, o ulteriore corso di studi e va adeguata alla situazione e alle esigenze dell'interessato.
 
In seguito alla Raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013 l'Italia ha presentato il suo Piano di attuazione della Garanzia per i Giovani (pdf). Il Piano italiano, predisposto dalla Struttura di Missione, istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e condiviso con le parti sociali, le associazioni di giovani, del Terzo Settore, è attualmente all'attenzione della Commissione europea dalla quale si attende il via libera per l'avvio delle azioni previste.
 
In Italia, già il d.lgs 21 aprile 2000, n. 181 prevede, nei confronti dei giovani una garanzia di offerta, entro 4 mesi dall’inizio dello stato di disoccupazione, di “una proposta di adesione ad iniziative di inserimento lavorativo o di formazione o di riqualificazione professionale od altra misura che favorisca l’integrazione professionale”. La “Garanzia per i giovani”, per coloro che si registrino presso i Servizi competenti, è quindi già parte della legislazione nazionale sin dal 2002. Tuttavia, come si legge nel Piano italiano "manca ancora la piena effettività di tale legislazione e manca, altresì, un sistema omogeneo ed organico in grado di monitorare i servizi erogati e consentire la valutazione dell’efficacia degli stessi. Sul fronte del coinvolgimento dei giovani in uscita dal sistema d’istruzione formale va poi valorizzato il contributo del sistema scolastico come “punto di partenza” informativo e di primo orientamento."
 
Il Piano italiano di attuazione della Garanzia per i giovani prevede:

  • Informazione: si prevede un sistema universale di informazione e orientamento a cui il giovane accede registrandosi attraverso vari punti di contatto: il sito www.garanziaperigiovani.it (in fase di realizzazione), il portale Cliclavoro, i portali regionali, i Servizi per l'Impiego e altri servizi competenti, sportelli ad hoc che saranno aperti presso gli istituti di istruzione e formazione.
  • Orientamento: dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale.
  • Colloquio: il Piano intende offrire ai giovani l'opportunità di un colloquio specializzato da parte di orientatori qualificati che preparino i giovani all'ingresso nel mercato del lavoro con percorsi di costruzione del curriculum e di autovalutazione delle esperienze e delle competenze. 
  • Percorsi possibili: ai giovani che presenteranno i requisiti verrà offerto un finanziamento diretto (bonus, voucher, ecc.) per accedere ad una gamma di possibili percorsi, tra cui: l'inserimento in un contratto di lavoro dipendente, l'avvio di un contratto di apprendistato o di un'esperienza di tirocinio, l'impegno nel servizio civile, la formazione specifica professionalizzante e l'accompagnamento nell'avvio di una iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo.
  • Comunicazione: è stato predisposto un piano di comunicazione integrata. La prima fase è stata già avviata a novembre 2013 con un contest online per la definizione della linea grafica e dello spot che caratterizzeranno la campagna di comunicazione.

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
 

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