Una nuova strategia industriale per un’Europa più competitiva a livello mondiale: la Commissione punta su neutralità climatica e leadership digitale

La Commissione ha definito i lineamenti strategici su cui puntare per rafforzare la competitività dell’Europa e accrescerne l’autonomia strategica nello scenario globale: neutralità climatica e leadership digitale sono gli obiettivi strategici su cui orientare l’aiuto alle imprese.

Il pacchetto di iniziative recentemente presentato delinea un nuovo approccio alla politica industriale europea, saldamente improntato ai valori europei e alle tradizioni del mercato sociale, e che attraverso una serie di azioni, trasversali e specifiche, fornirà sostegno a grandi e piccole imprese, start-up innovative, centri di ricerca, prestatori di servizi, fornitori e parti sociali.
Tre le priorità strategiche che la Commissione si prefigge: mantenere la competitività mondiale dell'industria europea e condizioni di parità, sia a livello nazionale che mondiale, rendere l'Europa climaticamente neutra entro il 2050 e plasmare il futuro digitale dell'Europa.
La nuova strategia definisce i principali motori della trasformazione industriale europea e propone una serie completa di azioni future, tra cui:

  • un piano di azione sulla proprietà intellettuale volto a difendere la sovranità tecnologica, a promuovere condizioni di parità a livello mondiale, a lottare meglio contro il furto di proprietà intellettuale e ad adattare il quadro giuridico alla transizione verde e digitale.
  •  il riesame, in corso, delle norme dell'UE in materia di concorrenza, compresa la valutazione del controllo delle concentrazioni e del controllo dell'adeguatezza degli orientamenti sugli aiuti di Stato, per garantire che le norme siano adeguate per un'economia in rapida mutazione, sempre più digitale e che deve diventare più verde e più circolare.
  • Ottimizzazione degli strumenti offerti dai meccanismi di difesa commerciale, e entro la metà del 2020 adozione di un libro bianco per contrastare gli effetti distorsivi delle sovvenzioni estere nel mercato unico e affrontare il problema dell'accesso di soggetti esteri agli appalti pubblici e ai finanziamenti dell'UE. La questione relativa alle sovvenzioni estere sarà oggetto di una proposta di strumento giuridico nel 2021.
  • Misure complessive per modernizzare e decarbonizzare le industrie ad alta intensità energetica, per sostenere le industrie della mobilità sostenibile e intelligente, per promuovere l'efficienza energetica e garantire un approvvigionamento sufficiente e costante di energia a basse emissioni di carbonio a prezzi competitivi.
  • un piano di azione per le materie prime essenziali e prodotti farmaceutici, sulla base di una nuova strategia farmaceutica dell'UE, e sostegno allo sviluppo di infrastrutture digitali strategiche e di tecnologie abilitanti fondamentali per rafforzare l'autonomia industriale e strategica dell'Europa
  • Un'alleanza per l'idrogeno pulito, per accelerare la decarbonizzazione dell'industria e mantenere la leadership industriale, seguita da un'alleanza per industrie a basse emissioni di carbonio e un'alleanza su cloud e piattaforme industriali e sulle materie prime.
  • Ulteriori norme e orientamenti in materia di appalti pubblici verdi.
  • Una rinnovata attenzione all'innovazione, agli investimenti e alle competenze.

 
Anche le Piccole medie imprese saranno supportate nella loro transizione verso il digitale e la sostenibilità ambientale per garantire il successo del nuovo approccio industriale.
Per sviluppare e garantire  loro le capacità necessarie, la Commissione potenzierà la rete europea delle imprese con l'ausilio di appositi consulenti in materia di sostenibilità; espanderà i poli dell'innovazione digitale a tutte le regioni d'Europa per aiutare le PMI a integrare le innovazioni digitali; offrirà possibilità di volontariato e formazione nelle tecnologie digitali. Per facilitare l'attività delle PMI nel mercato unico e oltre, la Commissione propone azioni volte a eliminare gli ostacoli normativi e pratici all'attività imprenditoriale o all'espansione. La Commissione si propone, tra l'altro, di accrescere gli sforzi per garantire la tempestività dei pagamenti, in particolare attraverso un nuovo Osservatorio virtuale, nonché mediante meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie. Per facilitare l'accesso delle PMI al risparmio pubblico in Europa, la Commissione sosterrà anche un Fondo per le offerte pubbliche iniziali (IPO) delle PMI nell'ambito della finestra per le PMI di InvestEU. Rafforzerà inoltre l'imprenditoria femminile stimolando gli investimenti nelle imprese e nei fondi diretti da donne. La Commissione invita inoltre gli Stati membri a istituire sportelli unici per l'assistenza alle imprese. L'obiettivo è fare dell'Europa il luogo migliore per avviare un'impresa e farla crescere. La Commissione collaborerà con gli Stati membri per sviluppare uno standard "Start-up Nations" dell'UE, per favorire la condivisione e l'adozione delle migliori pratiche per accelerare la crescita delle PMI e delle start-up ad alta tecnologia.
 
Per rendere il mercato unico all’altezza delle aspettative di imprese e consumatori e, dunque, rimuovere le barriere che ancora persistono e impediscono di sfruttarne appieno il potenziale, è stato adottato un piano di azione per una migliore attuazione e applicazione delle norme del mercato unico, per incidere sulle cause di tali barriere, ovvero norme nazionali restrittive e complesse, capacità amministrative limitate, recepimento imperfetto delle norme dell'UE e loro inadeguata applicazione. Il piano di azione si basa su un rinnovato partenariato tra gli Stati membri e la Commissione nella loro responsabilità condivisa di garantire che le norme del mercato unico siano applicate correttamente e rispettate e istituisce una task force congiunta della Commissione e degli Stati membri per rafforzare la cooperazione in materia di applicazione delle norme del mercato unico.
 
 
 

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