Meno burocrazia per il riconoscimento di documenti pubblici tra Stati UE: le proposte della Commissione europea

Il 24 aprile 2013 la Commissione europea ha proposto di ridurre drasticamente la burocrazia per cittadini e imprese sopprimendo le formalità burocratiche attualmente necessarie per ottenere il riconoscimento dell'autenticità di documenti pubblici in un altro Stato membro dell'Unione europea.
 
Attualmente, i cittadini che si trasferiscono in un altro Stato membro sono infatti costretti ad impiegare molto tempo e denaro per dimostrare l'autenticità dei documenti pubblici (quali il certificato di nascita o di matrimonio) rilasciati dallo Stato membro d'origine. Questo avviene attraverso la cosiddetta "postilla", con cui le autorità pubbliche in altri Stati attestano l'autenticità di documenti pubblici o delle firme apposte da funzionari pubblici.
 
Dodici le categorie di documenti pubblici che saranno automaticamente esentate da formalità quali la "postilla" e la "legalizzazione". La semplificazione si applicherà ai documenti pubblici concernenti:

  1. il nome,
  2. il matrimonio e l'unione registrata,
  3. la nascita,
  4. la filiazione,
  5. l'adozione,
  6. il decesso,
  7. la residenza,
  8. la cittadinanza e la nazionalità,
  9. i beni immobili,
  10. la forma giuridica e la rappresentanza di società o imprese,
  11. i diritti di proprietà intellettuale
  12. i documenti comprovanti l'assenza di precedenti penali.

 
La proposta prevede inoltre garanzie contro la frode. Se un'autorità nazionale ha fondati motivi di dubitare dell'autenticità di un particolare documento, gli Stati membri saranno in grado di verificarla presso le autorità che lo hanno rilasciato attraverso l'attuale sistema d'informazione del mercato interno (IMI).
 
Per approfondimenti: Commissione europea
 

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