L’UE e la Banca Mondiale creano un nuovo strumento per rafforzare la capacità della protezione civile in Europa

Con un finanziamento iniziale di sei milioni di euro nel 2024, l'UE aiuterà le autorità di protezione civile degli Stati membri dell'UE e degli Stati partecipanti al meccanismo di protezione civile dell'UE, come la Georgia e il Kosovo a rafforzare la loro capacità per raggiungere gli obiettivi di resilienza alle catastrofi.

Con questo nuovo strumento finanziario, lanciato il 29 febbraio, la Commissione europea mira a sostenere le autorità nazionali di protezione civile. Inizierà con una fase pilota della durata di tre anni per migliorare la prevenzione e la preparazione alle catastrofi nell’UE e in altri Paesi.
Lo strumento di finanziamento dell’assistenza tecnica per la prevenzione e la preparazione alle catastrofi (Technical Assistance Financing Facility - TAFF) sostiene progetti, studi e corsi di formazione sulla resilienza alle catastrofi e al clima e promuove la condivisione delle conoscenze tra i paesi partecipanti sulla gestione del rischio di catastrofi. La Banca Mondiale realizzerà le attività con il finanziamento della Commissione Europea.
Grazie a questo strumento di finanziamento, le autorità di protezione civile aumenteranno la loro capacità tecnica di prevenzione delle catastrofi e saranno meglio attrezzate in caso di calamità.
Lo strumento si concentra sul:

  • rafforzamento della capacità della protezione civile e di altre autorità competenti nel potenziamento della resilienza alle catastrofi e al clima, in linea con gli obiettivi dell’Unione in materia di resilienza alle catastrofi e con il Green Deal europeo, nonché con le priorità nazionali dei paesi;
  • sostegno agli investimenti nella prevenzione e preparazione alle catastrofi attraverso lo sviluppo di una riserva di progetti e il rafforzamento della capacità amministrativa.
  • miglioramento della base di conoscenze sulla gestione del rischio di catastrofi e facilitare la condivisione di conoscenze, buone pratiche e informazioni.

Per ulteriori informazioni consultare il comunicato stampa della Commissione europea.