L’UE avvia la prima indagine nel quadro dello strumento per gli appalti internazionali

La Commissione europea ha avviato, il 24 aprile, per la prima volta un'indagine nel quadro dello strumento per gli appalti internazionali (IPI) in risposta a misure e prassi nel mercato cinese degli appalti di dispositivi medici che discriminano ingiustamente le imprese e i prodotti europei.

Secondo i dati rilevati dalla Commissione europea è emerso che il mercato cinese degli appalti di dispositivi medici è progressivamente divenuto più chiuso nei confronti delle imprese europee e straniere, così come nei confronti dei prodotti fabbricati nell'UE, a causa delle misure adottate dalla Cina, che introducono una distinzione ingiusta tra imprese locali e straniere e tra i dispositivi medici di produzione locale e quelli importati.
La Commissione, che in precedenza aveva già più volte espresso le proprie preoccupazioni direttamente alle autorità cinesi, ha deciso, in assenza di risposte o interventi soddisfacenti, di affrontare la questione in base al regolamento IPI.
L'UE sostiene con forza la parità di condizioni nei mercati degli appalti internazionali. In questo contesto, il primo obiettivo perseguito attraverso un'indagine IPI è promuovere il dialogo tra le autorità competenti per eliminare le discriminazioni negli appalti pubblici a vantaggio di tutti. Solo se il dialogo non permette di raggiungere un accordo equo, la Commissione valuterà l'opportunità di imporre misure IPI.
L'indagine sugli appalti pubblici cinesi relativi ai dispositivi medici seguirà questa impostazione, con l'obiettivo di riequilibrare le relazioni commerciali UE-Cina promuovendo un accesso aperto ed equo ai mercati degli appalti pubblici europei e cinesi.
Per ulteriori informazioni
Comunicato della Commissione europea del 24 aprile 2024
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea serie C/2024/2973 del 24 aprile
Strumento per gli appalti internazionali