Lo scorso 14 aprile la Commissione europea ha presentato la nuova “Strategia dell’Ue per fronteggiare la criminalità organizzata”. La strategia sarà incentrata sul rafforzamento della cooperazione giudiziaria, sulla lotta ala criminalità organizzata e sui reati definiti “ad alta priorità”.
L’obiettivo sarà quello di eliminare il profitto criminale, contrastando così la continua evoluzione ed espansione delle reti illegali, incentivate sotto la pandemia da COVID-19.
Attualmente, in Europa prevalgono crimini come il traffico di droga, crimini immobiliari, la frode, il contrabbando di migranti e la tratta di esseri umani. Nel 2019 è stato stimato che gli introiti derivanti dalle attività criminali erano pari a 139 miliardi di euro, circa l’1% del PIL europeo.
La nuova strategia ha definito le misure da adottare nei prossimi cinque anni e gli strumenti che serviranno a interrompere alcuni modelli criminali e le loro strutture.
Sinteticamente, la strategia mira a:
- Rafforzare l'applicazione della legge e la cooperazione giudiziaria: il 65% dei gruppi criminali attivi nell'UE è composto da persone di più nazionalità. Lo uno scambio efficace di informazioni tra le autorità di polizia e giudiziarie in tutta l'UE sarà fondamentale per affrontare la criminalità organizzata. La Commissione rafforzerà il finanziamento della piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali (EMPACT). Si tratta della struttura che riunisce tutte le autorità europee e nazionali competenti per identificare le minacce criminali prioritarie e affrontarle collettivamente. Verrà proposto di aggiornare il quadro "Prüm" per lo scambio di informazioni su DNA, impronte digitali e registrazione dei veicoli. La Commissione proporrà anche un codice di cooperazione di polizia dell'UE che snellirà l’attuale normativa. Infine, per affrontare meglio le reti criminali che operano a livello internazionale, la Commissione propone oggi anche di iniziare a negoziare un accordo di cooperazione con l'Interpol.
- Sostenere indagini più efficaci per smantellare le strutture della criminalità organizzata e concentrarsi su reati prioritari alti e specifici: È necessario intensificare la cooperazione a livello europeo per smantellare le strutture della criminalità organizzata. Per farlo, la Commissione proporrà di rivedere le norme dell'UE contro il crimine ambientale e creerà un pacchetto di strumenti contro la contraffazione, con particolare attenzione verso i prodotti medici. La Commissione presenta oggi anche una strategia dedicata alla lotta contro il traffico di esseri umani.
- Assicurarsi che il crimine non paghi: Oltre il 60% delle reti criminali attive nell'UE è coinvolto nella corruzione e più dell'80% utilizza imprese legali come copertura per le proprie attività. Soltanto l'1% dei beni criminali viene confiscato. La Commissione proporrà di rivedere le norme UE sulla confisca dei profitti criminali, di sviluppare le norme UE contro il riciclaggio di denaro, di promuovere l'avvio tempestivo delle indagini finanziarie e di valutare le norme UE esistenti contro la corruzione.
- Rendere l'applicazione della legge e il sistema giudiziario adatti all'era digitale: L’azione criminale si svolge spesso online. Con l'80% dei crimini che hanno una componente digitale, le forze dell'ordine e la magistratura hanno bisogno di un rapido accesso agli indizi e alle prove digitali. La Commissione analizzerà e delineerà possibili approcci alla conservazione dei dati e proporrà un modo per affrontare un accesso legale e mirato alle informazioni criptate nel contesto delle indagini e dei procedimenti penali che protegga anche la sicurezza e la riservatezza delle comunicazioni. La Commissione collaborerà inoltre con le agenzie UE competenti per fornire alle autorità nazionali gli strumenti, le conoscenze e le competenze operative necessarie per condurre indagini digitali.
L’azione della Commissione europea e la nuova strategia di contrasto al crimine organizzato fa parte dell’intervento europeo per promuovere la sicurezza di tutti coloro che vivono in Europa, come indicato nella strategia dell'Unione europea per la sicurezza. L’intera strategia si basa sull’ultima valutazione quadriennale dell’Europol relativa alle criminalità organizzata pubblicata il 12 aprile 2021.
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