La consultazione punta a raccogliere pareri, prove e dati provenienti da privati, imprese, piattaforme online, rappresentanti del mondo accademico, società civile e da tutte le parti interessate al fine aiutare le istituzioni nella formulazione del futuro codice normativo per i servizi digitali.
Verte su temi quali;
- la sicurezza online;
- la libertà di espressione;
- l'equità;
- le condizioni di parità nell'economia digitale.
L'obiettivo è quello di rivedere il quadro normativo esistente per i servizi digitali che risale a vent'anni fa che, anche se ha contribuito alla crescita dei servizi digitali europei, non è più adatto ad affrontare le molte ed urgenti questioni attuali sul ruolo e sulla responsabilità delle piattaforme online, specialmente di quelle più grandi.
La consultazione è incentrata sui due filoni di lavoro, annunciati dalla Commissione nell'ambito del pacchetto relativo alla legge sui servizi digitali:
- la prima serie di norme riguarderebbe i principi fondamentali della direttiva sul commercio elettronico, in particolare la libertà di fornire servizi digitali in tutto il mercato unico dell'UE secondo le norme del luogo di stabilimento e un'ampia limitazione della responsabilità per i contenuti creati dagli utenti;
- la seconda misura tratterebbe la questione della parità di condizioni nei mercati digitali europei, l'accesso ai quali è attualmente controllato da alcune grandi piattaforme online.
La Commissione coglie inoltre quest'occasione per promuovere una consultazione anche su altri temi emergenti connessi alle piattaforme online, come le opportunità e le difficoltà riscontrate dai lavoratori autonomi nella fornitura di servizi tramite le piattaforme online. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.