Istituto Banca europea per gli investimenti. Invito a presentare proposte per una borsa di studio EIBURS nell’ambito del Programma Sapere

Scade il 30 settembre 2020 la possibilità di candidarsi per la borsa di studio EIBURS nell’ambito del Programma Sapere della Banca europea per gli investimenti che per l’anno accademico 2020/2021 invita a presentare proposte su un nuovo tema di ricerca: "Competitività, crescita e digitalizzazione delle imprese"

 

Il presente invito è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, serie C 219 del 3 luglio 2020. EIBURS (EIB University Research Sponsorship Programme), programma di sostegno alla ricerca universitaria offre borse di studio a facoltà universitarie o centri di ricerca associati a università dell’UE, dei paesi candidati o potenziali candidati impegnati in filoni di ricerca di significativo interesse per la Banca. Le borse di studio EIBURS, che prevedono una dotazione annua complessiva fino a 100.000 euro su un periodo di tre anni, sono assegnate con una procedura selettiva a facoltà o centri di ricerca universitari interessati che possiedono una comprovata esperienza nell’ambito prescelto. Il superamento della selezione comporta la consegna di diversi prodotti finali che saranno oggetto di accordo contrattuale con la Banca europea per gli investimenti.

Per l’anno accademico 2020/2021 le borse di studio vertono sul tema di ricerca: "Competitività, crescita e digitalizzazione delle imprese"

Nel corso degli ultimi vent’anni, nella maggior parte dei paesi sviluppati, e in particolare in molte economie dell’UE, si è verificato un rallentamento della crescita economica in parte riconducibile al calo degli investimenti verificatosi nel decennio successivo alla crisi finanziaria del 2008. Tuttavia, a pesare molto di più sul rallentamento della crescita economica in tutta l’UE sarebbe, secondo quanto indicato dalle scomposizioni standard di contabilità della crescita, la produttività totale dei fattori (TFP).

La competitività è determinata da una buona tenuta della produttività. Gli studi attualmente disponibili mostrano che la via maestra per conseguire costanti miglioramenti a livello di competitività, crescita economica, benessere e tenore di vita è intervenire a livello di crescita della produttività aggregata, la quale - in un’economia - è costituita in ultima analisi dalla somma delle produttività delle imprese. Ciò dimostra quanto sia importante ottenere una migliore comprensione dei fattori che determinano la competitività e la crescita delle imprese.

Le nuove tecnologie rappresentano un’opportunità in termini di cospicui aumenti di produttività, e la digitalizzazione dell’attività economica può dare l’impulso necessario alla produttività dell’UE. Gli investimenti delle aziende nella digitalizzazione probabilmente diventeranno un fattore determinante della loro competitività. L’organizzazione dell’attività imprenditoriale attorno alle tecnologie digitali offre la possibilità di aumentare il fatturato, conseguire una rapida espansione, conquistare grandi mercati e potenziare il vantaggio concorrenziale.

I cambiamenti climatici possono incidere negativamente sulle immobilizzazioni e sulla produttività, andando così a costituire un ulteriore freno alla stessa. Le politiche messe in atto per affrontare i cambiamenti climatici probabilmente renderanno obsoleti determinati beni e addirittura intere filiere. Le politiche riguardanti i cambiamenti climatici e la mitigazione dei loro effetti accrescono quindi le sfide che si profilano sul fronte della competitività e della crescita economica. Tuttavia, la conseguente ricerca di nuove tecnologie e soluzioni innovative finalizzate alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GES) e degli stock di gas serra esistenti, all’adattamento ai cambiamenti climatici e al miglioramento la resilienza dovrebbe dare un impulso all’innovazione e al progresso tecnologico.

Capire le cause del rallentamento della crescita della produttività assume un’importanza primaria per i responsabili politici. In relazione alle imprese la BEI rivolge particolare attenzione allo studio della competitività, della crescita, dell’innovazione, nonché dell’accesso ai finanziamenti e agli investimenti; le risultanze della maggior parte di tali studi trovano poi riscontro nel Rapporto annuale sugli investimenti pubblicato dalla Banca. La BEI, inoltre, per approfondire la comprensione degli investimenti e della finanza per gli investimenti, conduce ogni anno un’ampia indagine presso le società non finanziarie di tutti gli Stati membri dell’UE, e dal 2018 anche degli Stati Uniti d’America.

L’indagine annuale della BEI sugli investimenti (EIBIS) raccoglie informazioni quantitative e qualitative sulle attività d’investimento non solo delle imprese medio-piccole, ma anche di quelle di grandi dimensioni, sul loro fabbisogno finanziario e sulle difficoltà a cui devono far fronte. L’indagine riguarda circa 12 000 imprese e include un ampio ventaglio di domande sugli investimenti da esse effettuati e sulle relative modalità di finanziamento. Sulla base di un quadro di campionamento della banca dati ORBIS del Bureau van Dijk, coloro che vengono intervistati nell’ambito dell’indagine EIBIS sono collegati alle rispettive informazioni finanziarie provenienti da ORBIS e i dati, resi anonimi, sono messi a disposizione dei ricercatori che hanno progetti di ricerca ben definiti.

Nell'ambito del presente invito la BEI è interessata a ricevere una proposta di ricerca esaustiva che analizzi i temi descritti avvalendosi non solo di dati a livello di impresa ma anche di quelli provenienti dall’indagine EIBIS, in coordinamento e in cooperazione con il Dipartimento Studi economici della BEI in quanto depositario di questi ultimi. Il progetto di ricerca integrerà molteplici analisi e studi, incentrati sull’UE o su specifici Stati membri, in relazione ai temi di seguito elencati.

  • Importanza dei beni immateriali nell’aumento della produttività e della crescita dell’impresa. Misurare e quantificare i beni immateriali non è un compito facile, e di conseguenza non lo è nemmeno attribuire gli incrementi di produttività al loro uso, ma è comunque importante riuscire a farlo. Tale operazione consente infatti di capire le dinamiche di acquisizione e manutenzione dei beni immateriali, le motivazioni delle imprese a investire nel capitale immateriale, la differenza tra i beni in questione e il capitale materiale in termini di rendimenti, nonché l’incertezza connaturata all’investimento in questo tipo di beni
  • Riduzione dell’accesso ai finanziamenti esterni in un sistema finanziario dominato dalle banche a causa delle difficoltà nel quantificare e valutare i beni immateriali. Tali difficoltà mettono in risalto l’importanza di realizzare ulteriori studi sulle esigenze e sulla struttura a livello di finanziamenti delle imprese che incrementano la propria quota dei beni immateriali
  • Lavoro teorico ed empirico sull’importanza della regolamentazione e delle istituzioni ai fini della crescita e della competitività delle imprese
  • Lavoro teorico ed empirico sull’importanza della regolamentazione e delle istituzioni ai fini della diffusione delle conoscenze, dell’innovazione e delle tecnologie
  • Ruolo delle politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici e degli sforzi per rilanciare l’innovazione e, in ultima analisi, la competitività delle imprese europee
  • Ritardo delle società europee, soprattutto quelle dei servizi, rispetto alle omologhe mondiali, a livello di digitalizzazione. Eventuali differenze tra gli investimenti nella digitalizzazione e gli investimenti generali; influenza di fattori quali dimensione del mercato, finanziamento, competenze di gestione di progetto e disponibilità di personale qualificato sulla rapidità e la profondità della trasformazione digitale delle imprese di un’economia
  • Illustrazione del nesso tra digitalizzazione e produttività – fattori scatenanti e i rapporti di causalità; importanza della digitalizzazione per la produttività
  • Frequente aumento della concentrazione del mercato e del potere di mercato grazie alla scalabilità intrinseca, quasi priva di costi, delle imprese digitalizzate . Eventuale sussistenza, anche nei mercati digitalizzati, dei medesimi effetti dannosi del potere di mercato che si osservano nei settori tradizionali; ruolo delle autorità di regolamentazione

L’indirizzo e-mail da utilizzare per l’invio delle proposte è il seguente: Events.EIBInstitute@eib.org

Maggiori informazioni sul processo di selezione EIBURS sono disponibili sul sito della BEI

Data : 
3 Luglio, 2020
Data fine: 
30 Settembre, 2020