La Commissione ha pubblicato un Vademecum per aiutare le autorità nazionali e regionali alla migliore definizione di strategie e progetti per l'integrazione dei migranti attraverso l'uso sinergico dei Fondi UE disponibili a partire dal corrente periodo di programmazione (2014 -2020).
La responsabilità in materia di integrazione spetta principalmente agli Stati membri tuttavia l'UE ha introdotto nel 2016 nell' ambito del piano d'azione sull'integrazione delle misure volte ad incentivare e sostenerli nei loro sforzi per promuovere l'integrazione dei cittadini di paesi terzi. Tra gli interventi figurano finanziamenti mirati e strumenti volti ad affrontare la questione della coesione sociale ed economica negli Stati membri.
Nella revisione intermedia del quadro di bilancio per il 2014-2020, la Commissione ha proposto di introdurre nell'attuale regolamento sulla politica di coesione una nuova priorità per gli investimenti, dedicata esclusivamente all'integrazione dei migranti. Ciò mira a facilitare la modifica dei programmi della politica di coesione per reindirizzare i finanziamenti verso nuove priorità derivanti dalla sfida della migrazione.
Il vademecum individua cinque priorità per strategie di integrazione a lungo termine globali ed efficienti:
- accoglienza;
- istruzione;
- occupazione;
- alloggio;
- accesso ai servizi pubblici.
Elenca le sfide più urgenti nell'ambito di queste cinque priorità e suggerisce misure di sostegno adeguate, da finanziare attraverso l'integrazione dei diversi strumenti di finanziamento UE - i Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE), il Fondo Asilo, migrazione e integrazione (AMIF) e il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD).
Ad esempio, nel settore dell'istruzione si possono usare congiuntamente diversi fondi dell'UE per rendere le scuole più inclusive e non segregate. Per rendere le strutture più moderne e accessibili si può fare ricorso al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo Asilo, migrazione e integrazione possono sostenere la formazione specifica degli educatori per aiutarli a far fronte all'abbandono scolastico, mentre il Fondo di aiuti europei agli indigenti può fornire assistenza materiale agli studenti in stato di bisogno.
"Investire nelle politiche di integrazione oggi è fondamentale per garantire che la società europea rimanga in futuro prospera, coesa e inclusiva. Questa sarà la nostra priorità per i prossimi anni. Solo attraverso un'integrazione riuscita potremo rendere la migrazione una reale occasione per tutti, per i nostri cittadini, per i migranti e i rifugiati e per le nostre società in generale", queste le parole del Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza che chiariscono in quale direzione vada l'impegno della UE.