Infrazioni europee all'Italia: archiviazioni di sette procedure

La Commissione europea ha archiviato sette procedure d'infrazione riguardanti l'Italia.

 
Giovedì 19 novembre 2015 la Commissione europea ha deciso l'archiviazione di 7 procedure di infrazione che riguardavano il nostro Paese. Queste hanno riguardato svariate materie, che toccavano temi molto delicati: dal comparto ferroviario, sino a quelli riguardanti le procedure di valutazione d'impatto ambientale, passando per il settore rifiuti. Di estrema importanza, sicuramente, è stata l'archiviazione della procedura 2010/2124, concernente il lavoro a tempo determinato nel settore della scuola pubblica, da molti ribattezzata “caso sui precari della scuola”. A dimostrare piena soddisfazione è stato il Sottosegretario agli Affari Europei Sandro Gozi, che ha sottolineato gli sforzi del Governo in tal senso, oltre che incitare a continuare il lavoro che si sta svolgendo per lottare contro gli storici ritardi e le illegalità italiane, a favore dello stato di diritto. In un comunicato congiunto con il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini, l'On. Gozi ha evidenziato i successi della “Buona Scuola”, che invia una risposta credibile a problemi lasciati irrisolti per anni, come quello del precariato.
Con la decisione di giovedì scorso, Il numero delle procedure d'infrazione a carico del nostro Paese scende a 90, di cui 68 per violazione del diritto dell'Unione e 22 per mancato recepimento di direttive.