Il piano d'azione sulle sinergie tra i settori civile, della difesa e dello spazio era stato annunciato a marzo 2020 nell’ambito della nuova strategia industriale presentata dalla Commissione a guida Von der Leyen. Come sottolineato anche nelle conclusione del Consilio dell’UE sulla sicurezza e sulla difesa del giugno 2020, un incremento delle sinergie tra questi settori è fondamentale per rendere più efficace l’uso delle risorse e delle tecnologie e creare economie di scala.
Il piano ha in particolare l’obbiettivo di sfruttare al meglio i finanziamenti UE in materia di innovazione europea per l'individuazione e lo sfruttamento del potenziale delle tecnologie negli aspetti comuni agli usi in campo civile, della difesa e dello spazio, come il cloud, i processori, la cyber intelligence e l'intelligenza quantistica e artificiale.
I principali obiettivi del piano d'azione sono:
- rafforzare la complementarità tra i programmi e gli strumenti pertinenti dell'UE in materia di ricerca, sviluppo e diffusione per accrescere l'efficienza degli investimenti e l'efficacia dei risultati (le sinergie);
- far sì che i finanziamenti dell'UE per la ricerca e lo sviluppo, anche nei settori della difesa e dello spazio, producano vantaggi economici e tecnologici per i cittadini europei (gli spin-off); e
- facilitare l'uso dei risultati della ricerca industriale e dell'innovazione in campo civile nei progetti di cooperazione europea in materia di difesa (gli spin-in).
Tenendo presenti questi obiettivi, la Commissione annuncia undici azioni mirate, incentrate sull'interazione tra i settori civile, della difesa e dello spazio. In particolare si tratta di:
- istituire un quadro volto a rafforzare le sinergie e l'arricchimento reciproco tra tutti i programmi e gli strumenti pertinenti dell'UE, ad esempio nel settore del digitale, del cloud e dei processori;
- Inquadrare in modo sistematico e coerente lo sviluppo di tecnologie critiche, innanzi tutto individuando tali tecnologie e i futuri requisiti in materia di capacità e, in un secondo momento, elaborando tabelle di marcia tecnologiche. Infine, l'avvio di progetti faro sarà finalizzato a ridurre le dipendenze, promuovere la standardizzazione e l'interoperabilità, incentivare la cooperazione transfrontaliera, creare nuove catene del valore e rispondere alle esigenze strategiche della società e dell'UE;
- sostenere, in tutta l'Unione, l'innovazione generata dalle start-up, dalle piccole e medie imprese (PMI) e dalle organizzazioni di ricerca e tecnologia (RTO) agevolando il loro accesso a nuove opportunità, anche tramite la creazione di una rete di "incubatori dell'innovazione";
- prepararsi all'avvio di tre progetti faro che potrebbero segnare una svolta radicale: le tecnologie dei droni, che migliorano la competitività dell'industria dell'UE in questo settore tecnologico critico caratterizzato da una forte dimensione di difesa; una connettività spaziale sicura che, basandosi sulla crittografia quantistica, dovrebbe fornire un sistema di connettività resiliente e connessioni ad alta velocità a tutti i cittadini europei; e la gestione del traffico spaziale, necessaria per evitare eventi di collisione che possono derivare dalla proliferazione di satelliti e detriti spaziali e, al tempo stesso, per assicurare un accesso autonomo allo spazio.
Benché la sua portata si limiti ai programmi e agli strumenti dell'UE, il piano d'azione può anche innescare un analogo effetto sinergico positivo a livello nazionale grazie al cofinanziamento di progetti dell'UE da parte degli Stati membri. Il partenariato transatlantico e la cooperazione con altri paesi che condividono gli stessi principi possono sostenere l'impegno dell'UE in questo campo.
In un momento in cui l'Europa è chiamata ad affrontare una concorrenza mondiale senza precedenti in un contesto geopolitico mutevole e l'emergere di tecnologie in rapida evoluzione e di nuovi modelli economici offre nuove opportunità, l'aumento degli investimenti nelle tecnologie aventi applicazioni civili, di difesa o spaziali può aiutare l'Europa a mantenere la sua base industriale, a rispondere alla concorrenza geopolitica e a rafforzare la propria sovranità tecnologica.Per ulteriori informazioni.
Maggiori informazioni al seguente link.