Il 4 marzo 2022 il Consiglio europeo introdotto con decisione unanime la protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina.
Per coordinare il sostegno operativo agli Stati membri di primo ingresso, la Commissione ha convocato riunioni sulla situazione in Ucraina nell'ambito del programma dell'UE di preparazione e risposta alle crisi nel settore della migrazione. Parallelamente a questa rete, una "piattaforma di solidarietà" coordinata dalla Commissione sta raccogliendo ed esaminando le esigenze degli Stati membri al fine di fornire una risposta operativa.
Dall'inizio dell'invasione militare russa dell'Ucraina il 24 febbraio, oltre tre milioni di persone sono fuggite dal paese e le Nazioni Unite stimano che più della metà siano bambini. In risposta a questa grave crisi, l’Unione europea ha pubblicato la direttiva sulla protezione temporanea. La direttiva offre ora protezione immediata e uno status giuridico chiaro a milioni di persone.
Il 18 marzo 2022 la Commissione ha presentato degli orientamenti per assistere gli Stati membri nell'applicazione della direttiva.
Essi sono intesi come un documento in divenire che potrà mutare in base all’evoluzione degli eventi. Tra gli elementi principali figurano:
- chiarire chi ha diritto alla protezione temporanea, includendo ad esempio le persone che hanno beneficiato di protezione internazionale o di una forma di protezione nazionale equivalente in Ucraina prima del 24 febbraio;
- una definizione di "protezione adeguata" ai sensi del diritto nazionale, una possibile alternativa alla protezione temporanea, che può essere offerta dagli Stati membri e che non deve necessariamente essere identica, a condizione che rispetti la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea;
- specificare il tipo di prove necessarie per beneficiare della protezione temporanea o di una protezione adeguata ai sensi del diritto nazionale;
- incoraggiare gli Stati membri a prendere in considerazione la possibilità di estendere la protezione temporanea a persone che non rientrano nel campo di applicazione della decisione in senso stretto, ma che necessitano di protezione, come chi è fuggito dall'Ucraina poco prima del 24 febbraio 2022;
- minori: gli orientamenti comprendono un capitolo dedicato ai minori. Per i minori e gli adolescenti non accompagnati dovrebbero essere immediatamente nominati un tutore legale o dovrebbe essere prevista una forma adeguata di rappresentanza. Tutti i minori che fuggono dalla guerra, indipendentemente dal loro status, dovrebbero godere di piena protezione e poter accedere agevolmente ai loro diritti specifici;
- orientamenti su diritti specifici ai sensi della direttiva sulla protezione temporanea: il permesso di soggiorno dovrebbe fungere da documento comprovante lo status di una persona presso altre autorità, quali uffici e servizi per l'impiego, scuole, ospedali. Nell'attesa del rilascio di permessi di soggiorno, gli Stati membri dovrebbero agevolare l'apertura di conti bancari e l'accesso ai servizi pertinenti sulla base di un documento di identità o di una prova dell'ingresso nell'UE dopo il 24 febbraio 2022;
- orientamenti per garantire la libera circolazione sia prima che dopo il rilascio dei permessi di soggiorno: i cittadini ucraini in possesso di passaporti biometrici o coloro che, in virtù della loro nazionalità, sono esenti dall'obbligo del visto per entrare nell'Unione per soggiorni di breve durata hanno il diritto di circolare liberamente nello spazio Schengen. Per le nazionalità non esenti dal visto, la Commissione raccomanda che gli Stati membri di primo ingresso rilascino visti di 15 giorni alla frontiera e che gli altri Stati membri non impongano sanzioni pecuniarie a chi trasporta persone che beneficiano della protezione temporanea ma che non sono in possesso di documenti validi per l'ingresso;
- fornire assistenza per il rimpatrio di coloro che non hanno il diritto di rimanere nell'UE, come la necessità di ricevere assistenza consolare per il rimpatrio, che Frontex può sostenere.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale dedicato.