Al cuore della Strategia UE sulle sostanze chimiche per la sostenibilità la promozione dell'innovazione per prodotti chimici sicuri e sostenibili e l’aumento della protezione della salute umana e dell'ambiente contro le sostanze chimiche pericolose. Ciò include il divieto dell'uso delle sostanze chimiche più nocive nei prodotti di consumo come giocattoli, articoli per l'infanzia, cosmetici, detergenti, materiali a contatto con gli alimenti e tessili, a meno che non si dimostri essenziale per la società, e la garanzia che tutte le sostanze chimiche siano utilizzate in modo più sicuro e sostenibile.
Nel 2018 l'Europa era il secondo produttore di prodotti chimici (con il 16,9% delle vendite). La produzione di prodotti chimici è la quarta industria dell'UE, con circa 1,2 milioni di dipendenti diretti. Il 59% dei prodotti chimici prodotti sono forniti direttamente ad altri settori, tra cui quello sanitario, edile, automobilistico, elettronico e tessile. Si prevede che la produzione globale di prodotti chimici raddoppierà entro il 2030, ed è probabile che anche l'uso già diffuso di prodotti chimici aumenti, anche nei prodotti di consumo.
L'UE dispone di una sofisticata legislazione sulle sostanze chimiche, che ha generato la più avanzata base di conoscenze sulle sostanze chimiche al mondo e ha istituito organismi scientifici per effettuare la valutazione dei rischi e dei pericoli delle sostanze chimiche. L'UE è anche riuscita a ridurre i rischi per le persone e per l'ambiente per alcune sostanze chimiche pericolose come le sostanze cancerogene.
Tuttavia, la politica dell'UE in materia di sostanze chimiche deve essere ulteriormente rafforzata per tener conto delle più recenti conoscenze scientifiche e delle preoccupazioni dei cittadini. Molte sostanze chimiche possono danneggiare l'ambiente e la salute umana, comprese le generazioni future. Possono interferire con gli ecosistemi e indebolire la resistenza umana e la capacità di rispondere ai vaccini. Gli studi di biomonitoraggio umano nell'UE indicano un numero crescente di diverse sostanze chimiche pericolose nel sangue umano e nei tessuti del corpo, tra cui alcuni pesticidi, biocidi, prodotti farmaceutici, metalli pesanti, plastificanti e ritardanti di fiamma. L'esposizione combinata prenatale a diverse sostanze chimiche ha portato a una riduzione della crescita fetale e a tassi di natalità più bassi.
La strategia definisce azioni concrete per rendere le sostanze chimiche sicure e sostenibili dal punto di vista della progettazione e per garantire che le stesse possano apportare tutti i loro benefici senza danneggiare il pianeta e le generazioni attuali e future. Ciò include la garanzia che le sostanze chimiche più dannose per la salute umana e per l'ambiente siano evitate per un uso non essenziale per la società, in particolare nei prodotti di consumo e nei confronti dei gruppi più vulnerabili, ma anche che tutte le sostanze chimiche siano utilizzate in modo più sicuro e sostenibile. Saranno previste diverse azioni di innovazione e di investimento per accompagnare l'industria chimica in questa transizione. La strategia richiama inoltre l'attenzione degli Stati membri sulle possibilità del Recovery and Resilience Facility di investire nella transizione verde e digitale delle industrie dell'UE, anche nel settore chimico.
Molte le azioni volte a raggiungere i due obbiettivi primari della Strategia: aumentare la protezione della salute e dell'ambiente e incentivare l'innovazione e consentire la transizione ecologia del settore chimico e delle sue catene del valore promuovere la competitività dell'UE.
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Green Deal: la Commissione adotta una nuova strategia per le sostanze chimiche verso un ambiente privo di sostanze tossiche
Oggi la Commissione Europea ha adottato la Strategia UE sulle sostanze chimiche per la sostenibilità. La Strategia è il primo passo verso l'ambizione di un inquinamento zero per un ambiente privo di sostanze tossiche, annunciata nell'European Green Deal.
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