Un fronte unito per sconfiggere il COVID-19: nuova comunicazione della Commissione europea sulle misure chiave per reagire alla crisi da pandemia

Il 19 gennaio, la Commissione europea ha adottato una comunicazione in cui invita gli stati membri ad raggiungere almeno l’80% di copertura vaccinale della popolazione over 80 e degli operatori del settore sanitare e dell’assistenza sociale entro marzo 2021, e il 70% della popolazione adulta entro l’estate 2021. La comunicazione precede di pochi giorni la riunione dei leader europei sulla risposta coordinata alla pandemia.

A fronte dell’aumento dei casi di coronavirus delle ultime settimane, la Comunicazione: un fronte unito per sconfiggere il Covid-19, invita gli Stati membri, la Commissione, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ad attuare una serie di azioni chiave per ridurre i rischi associati alla pandemia e controllare la diffusione del virus. Le misure consigliate si pongono in continuità con la comunicazione "Restare al riparo dalla COVID-19 durante l'inverno" del 2 dicembre 2020. Tra i punti sollevati:
Importanza di accelerare le vaccinazioni in tutta l'UE

  • Definite le soglie ottimali di vaccinazione per popolazione over 80, operatori del settore sanitario e assistenza sociale e popolazione adulta da raggiungere entro marzo 2021 e l'estate 2021. 
  • Avviato il quadro di collaborazione tra Commissione, gli Stati membri, l'EMA e le aziende per massimizzare la capacità di produzione dei vaccini.
  • La Commissione ha inoltre dichiarato di star collaborando con gli Stati membri, nel pieno rispetto del diritto dell'UE in materia di protezione dei dati, sul tema dei certificati di vaccinazione, con l’obbiettivo di concordare un orientamento comune per l’utilizzo dei certificati nell'ambito dei sistemi sanitari di tutta l'UE e non solo.

Test diagnostici e sequenziamento del genoma

  • Invito agli Stati membri ad aggiornare le loro strategie di test per tenere conto delle nuove varianti ed estendere l'utilizzo di test antigenici rapidi.
  • Ribadita l’urgenza di aumentare aumentare il sequenziamento del genoma affinché comprenda almeno il 5%, e preferibilmente al 10%, dei risultati positivi dei test. Attualmente molti Stati membri stanno testando meno dell'1% dei campioni, una quantità che non è sufficiente per individuare la progressione delle varianti o per rilevarne di nuove.

Salvaguardare il mercato unico e la libera circolazione rafforzando al contempo le misure di mitigazione

  • Ribadita l’importanza delle misure di igiene e distanziamento per ridurre ulteriormente il rischio di trasmissione connesso ai mezzi di trasporto, sui veicoli e nei terminali.
  • Tutti i viaggi non essenziali dovrebbero essere fortemente scoraggiati fino a quanto la situazione epidemiologica non sarà considerevolmente migliorata.
  • Dovrebbero essere mantenute restrizioni di viaggio proporzionate, compresi i test diagnostici sui viaggiatori, per chi proviene da zone caratterizzate da una maggiore incidenza di varianti che destano preoccupazione.

Garantire la leadership europea e la solidarietà internazionale

  • Ribadita l’importanza del meccanismo Team Europa, istutito per strutturare la fornitura di vaccini in condivisione tra Stati membri e paesi partner, che dovrebbe rendere possibile la condivisione dell’accesso a una parte dei 2,3 miliardi di dosi garantite dalla strategia dell'UE per i vaccini con i paesi partner, ed in particolare con i Balcani occidentali, il vicinato orientale e meridionale e all'Africa.
  • La Commissione europea e gli Stati membri dovrebbero continuare a sostenere l'iniziativa COVAX, anche garantendo un rapido accesso ai vaccini. Team Europa ha già mobilitato 853 milioni di € a sostegno di COVAX, il che rende l'UE uno dei maggiori donatori di questo strumento.

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