L’obiettivo del bando è sviluppare e testare approcci integrati e inclusivi all'innovazione sociale – nelle scuole o nei centri di formazione, sul posto di lavoro o nelle comunità locali – per promuovere l'inclusività e l'equità della duplice transizione verde e digitale.
I risultati attesi dei progetti nell'ambito di questo bando sono i seguenti:
- identificare e affrontare le esigenze di (ri)qualificazione e (ri)formazione derivanti da nuovi prodotti, servizi o tecnologie verdi o digitali;
- promuovere l'accettazione sociale e/o i cambiamenti comportamentali per modelli di business, modelli di consumo e/o modalità di trasporto più sostenibili;
- sviluppare percorsi di sostenibilità e strumenti di trasformazione dell'economia sociale;
- adattare le soluzioni ai contesti specifici a partire da modelli generali;
- promuovere l'attuazione del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali (EPSR);
Quando attuano azioni nell'ambito della sezione EaSI del FSE+, i beneficiari devono chiedere ai partecipanti, dopo ogni evento organizzato durante l'attuazione del progetto, di partecipare a una breve indagine basata su un questionario. L'obiettivo dell'indagine è quello di raccogliere le opinioni dei partecipanti dopo ogni evento.
Come indicato nel Piano d'azione del Pilastro europeo dei diritti sociali (EPSR), le profonde trasformazioni come il cambiamento climatico, le sfide ambientali e la digitalizzazione stanno rapidamente modificando la nostra vita quotidiana e stanno mettendo a dura prova il tessuto sociale europeo. Il miglioramento e l'adattamento del "libro delle regole sociali" dell'UE sono al centro della risposta dell'Europa a questi cambiamenti, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e dell'Agenda digitale.
Ciò include la promozione di un'economia che funzioni per le persone attraverso l’investimento nell’istruzione e nella formazione, migliorando le competenze dei lavoratori nei settori verdi e digitale. Inoltre, si intende promuovere il progresso sociale attraverso una transizione giusta e solidale che garantisca a tutti l’accesso ai servizi essenziali.
Pertanto, i richiedenti sono incoraggiati a proporre azioni che si rivolgano a uno o più gruppi sociali specifici che si trovano in situazioni di vulnerabilità come:
- giovani,
- migranti o rifugiati,
- donne, comprese le madri sole,
- persone con disabilità,
- persone poco qualificate e a basso reddito,
- NEET.
Nelle loro proposte, i richiedenti devono indicare chiaramente le ragioni della scelta di questi gruppo/i, spiegare le difficoltà incontrate da tale/i gruppo/i per essere parte attiva, trarre il massimo e/o beneficiare del progetto.
Sono particolarmente apprezzate le proposte che affrontano le seguenti sfide: rischio di povertà e/o povertà energetica e/o povertà dei trasporti; barriere alla mobilità; mancanza di accesso alle comunicazioni digitali; sovraccarico dei costi abitativi; lontananza dal mercato del lavoro; necessità di aggiornamento/riqualificazione per passare a nuovi lavori; adozione di nuovi processi di produzione e/o consumo, anche nell'economia sociale; sviluppo dell'autoconsumo o di altri modelli basati sulla comunità; mancanza di accesso ai servizi essenziali più in generale.
Potranno essere finanziate le seguenti attività:
- Attività di sviluppo delle capacità;
- Azioni di sensibilizzazione e divulgazione;
- Azioni volte a creare e migliorare le reti, scambiando buone pratiche;
Azioni che sviluppano e sperimentano approcci integrati e di innovazione sociale per affrontare alcune delle sfide e dei rischi descritti in dettaglio nella sezione precedente, tra cui azioni volte a:
- contrastare la povertà energetica o dei trasporti
- sostenere lo sviluppo di competenze verdi e digitali
- rafforzare l'occupabilità nelle economie verdi e digitali;
- fornire sostegno alle transizioni innovative da lavoro a lavoro o al mercato del lavoro;
- progettare, sperimentare, testare, monitorare e/o valutare programmi locali di garanzia del lavoro per i lavori verdi e/o digitali;
- facilitare lo sviluppo, l'adozione e l'utilizzo di innovazioni verdi o digitali;
- sostenere e accelerare il cambiamento verso comportamenti più sostenibili;
- promuovere l'imprenditorialità verde e digitale;
- pilotare, testare e/o promuovere nuove soluzioni o modelli di produzione, distribuzione e consumo, anche di energia e cibo, compresi l'autoconsumo o altri modelli aziendali basati sulla comunità e le comunità o cooperative energetiche guidate dai cittadini;
- progettare, testare e/o promuovere pratiche partecipative digitali a sostegno di politiche e iniziative di transizione equa;
- creazione e/o sperimentazione di bilanci partecipativi dei cittadini per promuovere transizioni verdi e digitali eque.
Feedback ai responsabili politici a livello locale, regionale, nazionale ed europeo;
Formazione (anche sul posto di lavoro) e attività di incontro tra domanda e offerta di lavoro;
Campagne di comunicazione rivolte a specifici gruppi sociali.
Ci si attende che il bando finanzi dei progetti in grado di ottenere:
- Il miglioramento della conoscenza e/o dell'impatto sperimentato delle azioni di innovazione sociale che possono sostenere transizioni verdi e digitali eque;
- Una maggiore consapevolezza delle opportunità e delle sfide legate alle transizioni verdi e digitali e contributi alla loro accettazione sociale;
- Una maggiore adozione delle nuove tecnologie verdi e digitali, soprattutto da parte dei gruppi sociali a cui è rivolto il presente bando;
- Lo sviluppo di nuovi modelli di business e/o di consumo, tra cui l'autoconsumo e altri modelli basati sulla comunità;
- L'aumento delle competenze, delle capacità e dell'occupabilità nell'economia circolare e verde;
- L'aumento delle competenze, delle capacità e dell'occupabilità nell'economia digitale;
- L'aumento delle sinergie tra le nuove tecnologie verdi e digitali e la partecipazione sociale;
- Il miglioramento della disponibilità e dell'adozione di forme alternative di mobilità sostenibile;
- Il coinvolgimento di diversi gruppi sociali con le autorità locali, regionali e nazionali per garantire l'inclusività e l'equità (percepita) delle due transizioni.
Il budget disponibile per il bando è di 10 milioni di euro. La scadenza è fissata al 2 agosto 2022. Potranno partecipare le persone giuridiche appartenenti agli stati membri dell’Unione, agli stati non membri associati al programma che siano organizzazioni no-profit, autorità pubbliche, organizzazioni internazionali, università e centri di ricerca.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale dedicato.