Eurobarometro: migliora la percezione dei cittadini europei circa lo stato dell'Unione europea

L'indagine Eurobarometro del 5 agosto ha evidenziato un forte aumento della percezione positiva dell'Unione europea da parte dei cittadini in tutti i settori, dall'economia allo stato della democrazia. Per ora si tratta dei migliori risultati successivi all'indagine Eurobarometro del giugno 2014, condotta prima dell'insediamento della Commissione Juncker.

Questa nuova indagine Eurobarometro standard ricopre una particolare importanza in quanto si è svolta dopo le elezioni europee, tra il 7 giugno e il 1° luglio 2019 in tutti i 28 paesi dell'UE e in 5 paesi candidati (Macedonia del Nord, Turchia, Montenegro, Serbia e Albania) e la comunità turco-cipriota nella parte del paese non controllata dal governo della Repubblica di Cipro). Sono state realizzate in tutto 27.464 interviste negli Stati membri dell'UE-28.

Tra i risultati principali spiccano il sostegno record all'euro e il fatto che i cambiamenti climatici siano diventati la seconda preoccupazione principale a livello europeo, dopo l'immigrazione.

 

In sintesi queste le principali conclusioni:

  • fiducia e ottimismo per il futuro dell'EU risulta essere ai massimi livelli dal 2014, che si traduce nella massima fiducia nella moneta unica che gode di un sostegno record, con oltre tre quarti dei rispondenti a favore dell'euro. In tutta l'UE il sostegno all'euro si attesta stabilmente al 62%;
  • cittadinanza dell'UE e la libera circolazione sono considerati i risultati principali conseguiti dall'UE. In tutti i 28 Stati membri oltre la metà dei rispondenti si ritiene cittadino dell'UE. In tutta l'UE il 73% la pensa così mentre a livello nazionale le percentuali variano.
  • le principali preoccupazioni a livello nazionale e di UE risultano essere i cambiamenti climatici, l'ambiente. L'immigrazione resta ancora la preoccupazione principale a livello di UE e compare nel 34% delle risposte ma è in forte calo (-6 punti percentuali dall'autunno 2018), mentre i cambiamenti climatici, che nell'autunno del 2018 si collocavano al quinto posto, sono ora la seconda preoccupazione principale dopo aver subito un'impennata. La disoccupazione, che occupa ora la settima posizione a livello di UE (12%), resta la preoccupazione principale a livello nazionale (21%, -2 punti percentuali), insieme a prezzi in aumento/inflazione/costo della vita (21%, percentuale invariata) e a sanità e sicurezza sociale (21%, +1).

 

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