Erasmus+. Invito a presentare proposte "KA3 - "Sostegno alla riforma delle politiche"

Scade il 31 gennaio 2019 l'invito a presentare proposte - EACEA 37/2018 - KA3 per il sostegno alla riforma delle politiche "Reti e partenariati di erogatori d’istruzione e formazione professionale (IFP)", pubblicato nell'ambito del Programma Erasmus+.

Il presente invito pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, serie C 401 del 7 novembre 2018, mira a sostenere progetti volti alla creazione di reti e partenariati nazionali e transnazionali di erogatori d’istruzione e formazione professionale nell'ambito dell'IFP iniziale e continua, al fine di favorire la riflessione politica a livello europeo, nonché di promuovere la consapevolezza pubblica e l’attuazione delle politiche europee in materia d’IFP a livello nazionale e regionale.

L’invito si prefigge come obiettivo primario di sollecitare la presentazione di candidature per partenariati "dal basso verso l’alto"; tali proposte devono incoraggiare la creazione di reti e partenariati nazionali e transnazionali di erogatori d’IFP, improntati alla collaborazione a livello nazionale ed europeo.

Tali progetti devono migliorare la qualità e l’efficienza dell’IFP, potenziarne l’impatto e la pertinenza per studenti e datori di lavoro, nonché creare cooperazione transnazionale per promuovere la qualità dell’IFP e l’interesse che essa suscita.

Le proposte finanziate nell’ambito del presente invito devono inoltre essere di stimolo alla comunicazione, alla divulgazione e al sostegno per l'attuazione dell’agenda politica in materia d’IFP a livello nazionale e dell’UE per lo scambio di conoscenze, feedback ed esperienze nell’attuazione delle politiche e nella condivisione delle migliori pratiche nel campo dell’eccellenza dell’IFP.

 

Le proposte devono essere presentate nell’ambito di uno dei due lotti descritti di seguito.

 

  • Lotto 1: organizzazioni nazionali, regionali o settoriali di erogatori d’IFP 

I progetti finanziati nell’ambito del lotto 1 devono istituire o rafforzare reti e partenariati tra gli erogatori d’IFP a livello nazionale, regionale o settoriale. Tali obiettivi saranno conseguiti tramite progetti transnazionali volti a creare capacità e a condividere le migliori esperienze tra tali organizzazioni di erogatori d’IFP, in particolare per i paesi in cui gli accordi di rappresentanza tra gli erogatori d’IFP sono limitati.

  • Lotto 2: organizzazioni ombrello europee di erogatori d’IFP 

I progetti finanziati nell’ambito del lotto 2 devono favorire la cooperazione tra le organizzazioni ombrello europee di erogatori d’IFP, sostenendo al contempo la riflessione politica a livello europeo e la capacità di raggiungere e coinvolgere i membri o affiliati nazionali. Le organizzazioni ombrello europee dovranno inoltre svolgere un ruolo chiave nell’accrescere la consapevolezza pubblica e nel sostenere l’attuazione delle politiche europee in materia d’IFP, tramite le organizzazioni nazionali, regionali e settoriali di erogatori d’IFP.

 

I Partenariati ammissibili sono:

 

per il Lotto 1 il partenariato deve includere almeno due reti o associazioni nazionali, regionali o settoriali di erogatori d’IFP, provenienti da almeno due diversi paesi del programma Erasmus+ (almeno uno dei quali deve essere uno Stato membro dell’Unione europea). Uno dei partner di cui sopra assumerà il ruolo di organizzazione coordinatrice, incaricata di presentare la candidatura per una sovvenzione Erasmus+ per conto del partenariato. Qualora una rete/associazione non sia ancora giuridicamente costituita, la candidatura può essere presentata da un erogatore d’IFP che la rappresenta. L’ulteriore composizione del partenariato deve rispecchiare le specifiche attività previste dall’invito.

 

per il Lotto 2 il partenariato deve includere almeno due organizzazioni ombrello europee di erogatori d’IFP, ciascuna avente membri o affiliati in almeno cinque paesi partecipanti al programma Erasmus+ (almeno uno dei quali deve essere uno Stato membro dell’Unione europea). Una delle organizzazioni ombrello europee assumerà il ruolo di organizzazione coordinatrice, incaricata di presentare la candidatura per una sovvenzione Erasmus+ per conto del partenariato. L’ulteriore composizione del partenariato deve rispecchiare le specifiche attività previste dall’invito.

 

Possono partecipare al programma i seguenti paesi:

i 28 Stati membri dell’Unione europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito (con riserva), Cechia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria,

i paesi del programma non appartenenti all’UE: ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Serbia (con riserva) e Turchia.

 

Le attività devono avere inizio tra il 1 settembre 2019 e il 1 novembre 2019 e devono avere una durata di 24 mesi.

Le attività hanno come obiettivo principale sostenere l’istituzione e/o il rafforzamento di reti e partenariati di erogatori d’IFP, mirati a sviluppare capacità a livello di base per l’implementazione efficace delle priorità, delle iniziative e dei programmi europei nel settore dell’IFP, inclusi quelli concordati nell’ambito del processo di Copenaghen.

Per entrambi i lotti i beneficiari sono tenuti a svolgere la seguente attività:

  • Rafforzare la cooperazione tra gli erogatori d’IFP prendendo parte a iniziative di apprendimento reciproco, consulenza tra pari e sviluppo di capacità, con l’obiettivo di migliorare il livello qualitativo e il richiamo dell’offerta di servizi IFP. Reti e partenariati devono inoltre promuovere e stimolare l’uso efficace degli strumenti di sostegno finanziario dell’UE, nonché supportare l’attuazione e la diffusione degli strumenti e delle iniziative pertinenti dell’UE nel settore dell’IFP, ove possibile nelle lingue nazionali. I progetti devono altresì puntare a raggiungere e coinvolgere gli erogatori d’IFP che ancora non contribuiscono alla cooperazione europea o non ne traggono beneficio.

 

Infine, i beneficiari sono tenuti a svolgere almeno tre delle seguenti attività:

  1. fornire il proprio contributo alla Settimana europea delle competenze professionali organizzando attività ed eventi innovativi coordinati a livello nazionale al fine rendere più appetibile l’IFP, rivolgendosi al contempo a un ampio pubblico, inclusi genitori, studenti, insegnanti, aziende e, in particolare, le PMI;
  2. sostenere lo sviluppo di una strategia di internazionalizzazione al livello degli erogatori, favorendo la mobilità di leader, personale e studenti IFP, nonché l’istituzione di partenariati di cooperazione;
  3. migliorare la qualità dell’IFP tramite cicli di feedback per allineare l’offerta di servizi IFP alla raccomandazione relativa al monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati, nonché alla raccomandazione sul quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell’istruzione e della formazione professionale (EQAVET). Se pertinente, sviluppare sistemi di monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati abbinando, tra l’altro, statistiche nazionali o regionali ai dati raccolti dagli erogatori d’IFP o utilizzare i dati dei sistemi di monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati al fine di migliorare l’offerta di servizi IFP;
  4. fornire sostegno allo sviluppo del capitale umano di microimprese e PMI tramite il miglioramento delle competenze e la riconversione professionale dei dipendenti. A questo scopo, può essere necessario individuare le esigenze dei dipendenti in termini di competenze e/o valutarne e riconoscerne le competenze nonché fornire loro una formazione ad hoc, eventualmente tenendo conto delle conclusioni del gruppo di lavoro sull’istruzione degli adulti nell’ambito di «ET 2020» (Cooperazione comunitaria nel settore dell’istruzione e della formazione) per il periodo 2016-2018;
  5. promuovere l’apprendimento innovativo di competenze chiave in ambito IFP (permettere, ad esempio, flessibilità e adattabilità allo scopo di rispondere alle esigenze di apprendimento del singolo) adeguando l’elaborazione e la valutazione dei programmi;
  6. promuovere strumenti e opportunità per lo sviluppo professionale di insegnanti, formatori, tutori e/o leader dell’IFP affinché siano meglio preparati a far fronte alla complessità futura (ad esempio la digitalizzazione), in linea con le conclusioni del gruppo di lavoro sull’IFP nell'ambito di «ET 2020» per il 2016-2018.

La disponibilità di bilancio totale destinata al cofinanziamento dei progetti è stimata in un valore massimo di 6 milioni di euro ripartiti indicativamente come segue: 4 milioni di EUR per il lotto 1 e 2 milioni di EUR per il lotto 2. Il tasso massimo di cofinanziamento dell’UE è pari all’80 %. L’ammontare di ciascuna sovvenzione sarà compreso tra 300.000 e 500.000 EUR per il lotto 1 e tra 600.000 e 800.000 EUR per il lotto 2.

Le linee guida e il modulo elettronico per la presentazione delle domande sono disponibili sul sito web dedicato.

 

Data : 
9 Novembre, 2019
Data fine: 
31 Gennaio, 2019