Il discorso sullo stato dell'Unione 2023: dibattito con i cittadini

“In un mondo di incertezza l’Europa deve rispondere all’appello della storia”, così ha affermato Ursula von der Leyen al principio del suo discorso sullo stato dell'Unione, l’ultimo da presidente della Commissione UE, al Parlamento europeo a Strasburgo, lo scorso 13 settembre.

Quali sono le ricadute sul territorio dei grandi orientamenti politici adottati dalle istituzioni dell’Unione europea? In che modo gli amministratori locali e quanti operano nei vari enti, associazioni e organizzazioni che operano in un orizzonte europeo, o che hanno comunque, nell’Unione un punto di riferimento, sono influenzati dalle decisioni prese dall’UE o possono contribuire a determinarle?
 
Anche per dare una risposta a queste domande, presso l ’Università Roma Tre, si è svolto il 13 settembre scorso, un dibattito sul Discorso sullo stato dell’Unione (SOTEU).
L’evento è stato organizzato in sinergia con i centri Europe Direct dell’Università degli Studi Roma TreRoma Innovazione operativo presso il Formez Città Metropolitana di Roma. L’evento è stato moderato dal Professore Daniele Pasquinucci dell’Università di Siena.
 
La prima parte della giornata si è concentrata all’ascolto del SOTEU in diretta streaming da parte del pubblico presente in sala, composto da molti studenti universitari e cittadini.La seconda parte ha visto l’apertura di una tavola rotonda composta dai consiglieri della rete BELC (Building Europe with Local Councillors”), una rete europea di rappresentanti politici locali volta alla comunicazione sui temi europei sulla base di una relazione innovativa tra il livello di governance sovranazionale e quello locale. La loro partecipazione ha mostrato precisamente l’importanza del collegamento diretto tra piano europeo, da un lato, e territori e associazionismo dall’altro. Si è aperto il dibattito sul SOTEU appena ascoltato, il primo a prendere la parola è stato Matteo Lori, del Comune di Mandela, il quale ha sottolineato l’irrinunciabilità della solidarietà tra europei, necessaria in molti ambiti, e ha poi messo in luce i passi in avanti che l’UE ha fatto per diffondere tra i cittadini il senso di appartenenza a una impresa comune. Lorenzo Minio Paluello ha ricordato le realizzazioni del Municipio Roma I, tra le quali l’apertura di una serie di sportelli per favorire la conoscenza (presso i cittadini, le imprese, le associazioni) delle opportunità di finanziamento offerte dall’UE.  Maria Grazia Pisanò, dell’ECC-Net, si è diffusa sull’azione svolta dalla sua rete a tutela dei diritti dei consumatori, spesso violati, fornendo alcuni esempi – tra i quali l’uso di una pubblicità che attribuisce, in modo ingannevole, ad alcuni prodotti, o iniziativa commerciali, una realizzazione rispettosa dell’impatto ambientale. In questo ambito, così cruciale per la Commissione, l’UE – ha detto Pisanò - vigilerà dotandosi di strumenti ad hoc per valutare la congruenza delle “credenziali ecologiche” dei produttori. Raffaella Rojatti, del Comune di Rignano Flaminio, si è focalizzata sulla digitalizzazione, evidenziando come l’UE sia l’unico player globale che persegue quell’obiettivo prestando attenzione al legame tra quel processo e i diritti dei cittadini. Questo atteggiamento è coerente con l’attenzione che l’UE conferisce alle norme e ai principi che ne rappresentano la base valoriale. Infine, Monica Rossi, del Municipio VIII, ha valorizzato il significato politico del SOTEU, ha quindi sottolineato il senso degli interventi dei capigruppo al PE, per poi concludere con alcune considerazioni su un’altra priorità della Commissione, la lotta alla violenza contro le donne.
 
Dopo questi interventi si è aperto un dibattito con il pubblico presente, invero appassionato e partecipato, che ha confermato, da un lato, l’interesse che i temi europei possono suscitare tra i cittadini e, dall’altro, l’opportunità di iniziative come quella realizzata dalla rete degli Europe direct laziali.