Costruire una Europa più forte: Giovani, istruzione e cultura sono i perni su cui far leva

Nel dibattito in corso sul futuro delle priorità politiche della UE appare sempre più chiaro il ruolo strategico delle politiche su giovani, cultura e istruzione quali fattori cruciali per promuovere una Europa più forte. Investire nelle competenze, nella conoscenze e nella cultura significa infatti favorire l'innovazione, la competitività e la resilienza.

Facendo seguito Vertice sociale di Gotenborg  e alle conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2017 la Commissione ha varato  ad inizio anno un primo pacchetto di misure per rafforzare l’ apprendimento permanente e le competenze essenziali, l’istruzione  digitale e un sistema di istruzione più inclusivo che promuova i valori comuni.
Con la recentissima Comunicazione Building a stronger Europe la Commissione prosegue il proprio impegno per un’Europa più forte, competitiva e inclusiva proponendo un secondo pacchetto di iniziative che include:

  • una strategia per i giovani per il periodo 2019-2027 volta a fornire i mezzi per rendere i giovani europei autonomi e responsabili e a dare loro maggior voce in capitolo nell'elaborazione delle politiche dell'UE, a riprova di quanto la Commissione ritenga importante investire nei giovani e nel loro futuro;
  • proposte di raccomandazioni del Consiglio sui seguenti temi: sistemi di educazione e cura della prima infanzia di alta qualità, per gettare le basi di una vita di successo; riconoscimento reciproco dei diplomi e dei periodi di apprendimento all'estero per agevolare la mobilità per l'apprendimento in Europa; migliore insegnamento e apprendimento delle lingue per garantire che la conoscenza approfondita delle lingue straniere sia più diffusa tra i giovani;
  • una nuova agenda per la cultura, che mira a sensibilizzare i cittadini sul patrimonio culturale europeo condiviso nella sua diversità. L'agenda mira a sfruttare appieno la forza della cultura sia nella costruzione di un'Unione più giusta e più inclusiva, sostenendo l'innovazione, la creatività, la crescita e posti di lavoro sostenibili, sia nel rafforzare le relazioni esterne dell'UE. 

In tale quadro proseguono i lavori per costruire uno spazio europeo dell'istruzione entro il 2025, tra di essi vi è il progetto di una carta europea dello studente da introdurre entro il 2021 e tesa a promuovere la mobilità per l'apprendimento, riducendo gli oneri amministrativi e i costi per gli studenti e gli istituti di istruzione e formazione.
 
La comunicazione sottolinea inoltre il lavoro che viene svolto con gli Stati membri e il settore dell'istruzione per dare vita alle università europee. Tali università europee, costituite da reti ascendenti di università già in essere, contribuiranno a rafforzare la cooperazione transfrontaliera mediante strategie istituzionali a lungo termine. Promuoveranno l'innovazione e l'eccellenza, incrementeranno la mobilità di studenti e insegnanti e faciliteranno l'apprendimento delle lingue. In tal modo si potrebbe contribuire anche a rendere l'istruzione superiore europea più competitiva. La Commissione intende avviare progetti pilota nel 2019 e nel 2020 nell'ambito del programma Erasmus+ prima della piena attuazione dell'iniziativa nel 2021.
Saranno elaborate inoltre altre azioni per sostenere un approccio all'istruzione e alla formazione basato sull'apprendimento permanente e l'innovazione. La Commissione, ad esempio, propone di sostenere l'istituzione di centri di istruzione e formazione professionale di eccellenza, al fine di promuovere un ruolo attivo dell'istruzione e della formazione professionale nello sviluppo economico regionale e locale.
 
 

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