La Corte dei conti europea, che ha il compito di verificare che le entrate e le uscite dell'UE siano state tutte registrate e inserite in modo corretto nei conti e che gli importi siano stati guadagnati o spesi in conformità con tutti gli obblighi contrattuali e giuridici, ha fornito la valutazione finanziaria per l'anno 2010 pubblicando la Relazione annuale sull’esecuzione del bilancio 2010.
Nel documento di verifica della gestione e del controllo dei fondi UE per il 201,0 la Corte conclude che i conti relativi al 2010 presentano un’immagine fedele della situazione finanziaria dell’UE e dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa dell’esercizio. Per contro, i pagamenti alla base dei conti presentano ancora errori rilevanti, con un tasso di errore stimato al 3,7 % della spesa dell’UE che ammonta a 122,2 miliardi di euro.
La Relazione mette in luce che il gruppo di politiche "Coesione, energia e trasporti" è quello più soggetto ad errore (con un tasso di errore stimato pari al 7,7%). Per quanto concerne la spesa per la politica di coesione, gli errori però sono concentrati in un piccolo numero di programmi di un gruppo ristretto di Stati membri. I due terzi del tasso di errore sono stati individuati in 7 programmi appartenenti a 3 Stati membri.
Fonte: Inforegio