Dal dicembre 2016, data in cui è stato avviato il corpo europeo di solidarietà, quasi 64.000 giovani vi si sono iscritti e quasi 5.000 partecipanti hanno potuto iniziare le proprie attività in ambiti collegati alla solidarietà e che riguardano, ad esempio, l’ambiente, la cultura, i servizi sociali, l’aiuto ai rifugiati, i migranti, i bambini o gli anziani. In una prima fase sono stati mobilitati otto diversi programmi per offrire opportunità di volontariato, tirocinio o lavoro nell'ambito del corpo europeo di solidarietà. Nel maggio 2017 la Commissione europea ha proposto di dotare il corpo europeo di solidarietà di un meccanismo di finanziamento e di un quadro giuridico propri, in modo da incrementarne ulteriormente la coerenza e gli effetti. Tale proposta è ora all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio. Destinare al corpo europeo di solidarietà 376,5 milioni di € nel periodo 2018-2020 permetterebbe a 100 000 giovani europei di prestare assistenza a comunità e sviluppare le proprie competenze entro la fine del 2020. Qualsiasi organismo pubblico o privato che rispetti rigorosi criteri qualitativi può proporre progetti per il corpo europeo di solidarietà. Dell'attuazione si faranno carico la Commissione europea, le agenzie nazionali Erasmus+ negli Stati membri e l'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura.
Il nuovo programma proposto per il prossimo periodo di programmazione comprenderà in particolare:
- attività di volontariato a sostegno delle operazioni di aiuto umanitario nei paesi terzi: inglobando nel corpo europeo di solidarietà le attività finora svolte da un solido dispositivo dell'UE per l'aiuto umanitario denominato “Volontari dell'Unione per l'aiuto umanitario” si apriranno opportunità per svolgere volontariato al di fuori dell'UE e si integreranno quelle esistenti per svolgere volontariato a titolo individuale o in gruppo, seguire un tirocinio o accedere a un lavoro nel settore della solidarietà in Europa o oltre i suoi confini;
- Misure mirate: queste comprenderanno finanziamenti aggiuntivi o attività dedicate di durata inferiore o da svolgersi senza trasferimenti all'estero, ad esempio, per agevolare la partecipazione dei giovani svantaggiati al corpo europeo di solidarietà.
Raggiungere un accordo nel 2019 sul prossimo bilancio a lungo termine è di fondamentale importanza per consentire una transizione agevole tra l'attuale bilancio (2014-2020) e quello successivo, e per garantire una tempestiva attuazione del programma e il raggiungimento dei relativi risultati.
Per ulteriori informazioni:
MEMO - Il corpo europeo di solidarietà dopo il 2020: domande e risposte
Scheda informativa - Il bilancio dell'UE per il futuro: il corpo europeo di solidarietà dopo il 2020
Scheda informativa - Il bilancio dell'UE per il futuro: il corpo europeo di solidarietà in azione
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma "corpo europeo di solidarietà" [regolamento sul corpo europeo di solidarietà] e abroga il regolamento (UE) n. 375/2014 [COM (2014) 440/2]
Portale del corpo europeo di solidarietà
Sito web "Il bilancio dell'UE per il futuro"
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