Coronavirus: La Commissione propone nuove misure per un maggior coordinamento tra Stati membri rispetto alle limitazioni sulla libera circolazione nell'Unione Europea

Adottata dalla Commissione una proposta per definire criteri comuni agli Stati membri rispetto alle restrizioni da applicare alla libera circolazione delle persone all'interno dell’UE, rispetto alla pandemia di COVID-19, sottoposta adesso all'approvazione del Consiglio.

Attualmente esiste un'ampia discrepanza tra i criterii applicati dai vari Stati memrbi circa l'introduzione di restizioni alla libera circolazione nell'Unione europea. La  Proposta di Raccomandazione del Consiglio adottata dalla Commissione prevede un maggiore coordinamento e scambio di informazioni  tra gli Stai membri, delineato in quattro punti:

  • La creazione di criteri e soglie comuni per gli Stati membri rispetto all’istituzione di restrizioni di viaggio.
  • La mappatura dei criteri comuni utilizzando un codice colore concordato.
  • Le misure applicate ai viaggiatori provenienti da aree ad alto rischio.
  • Informazioni chiare e tempestive al pubblico su eventuali restrizioni.

La Commissione propone che ogni Stato membro riferisca su base settimanale al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie relativamente ai seguenti parametri:

  • il numero totale di nuovi casi COVID-19 notificati per 100 000 persone in una determinata zona in un periodo di 14 giorni;
  •  la percentuale di test positivi di tutti i test COVID-19 effettuati in una determinata zona in un periodo di sette giorni;
  •  il numero di test COVID-19 effettuati per 100 000 persone in una determinata zona in un periodo di sette giorni.

Sulla base dei dati forniti dagli Stati membri, la proposta prevede che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie pubblichi una mappa dei paesi dell'UE e del SEE, aggiornata settimanalmente, con un codice colore comune da attribuire ai paesi, a beneficio degli Stati  e dei viaggiatori.  A seguire,  la Commissione propone dunque che si adotti un approccio comune tra gli Stati membri rispetto alle misure da applicare a viaggiatori provenienti da zone ad "alto rischio".
Nello specifico, la proposta prevede che le persone che viaggiano da una zona classificata come più ad alto rischio (identificata in base ai codici colore), siano sottoposte a quarantena o a un test COVID-19 dopo l'arrivo. In altri casi, gli Stati membri potrebbero considerare la possibilità di raccomandare che le persone che viaggiano da determinate aree si sottopongano almeno a un test COVID-19 prima della partenza o all'arrivo, o richiedere ai viaggiatori che arrivano da una zona classificata ad alto e medio rischio di presentare moduli per la localizzazione dei passeggeri, in particolare quelli che arrivano in aereo, conformemente ai requisiti di protezione dei dati. Inoltre, si propone che viaggiatori con professioni  o necessità essenziali/urgenti essenziale - come i lavoratori che esercitano professioni critiche, i lavoratori frontalieri e distaccati, gli studenti o i giornalisti che svolgono le loro mansioni - non debbano essere tenuti a sottoporsi alla quarantena.
Le informazioni dovrebbero poi essere rese disponibili anche sulla piattaforma web "Riaprire l'UE", con un link alla mappa pubblicata settimanalmente dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
Tutti i dettagli sulla Proposta di Raccomandazione al seguente link.
 

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