L’istituzione dello strumento SURE, adottato dagli Stati membri in sede di Consiglio su proposta della Commissione europea il 19 Maggio 2020, costituisce uno degli elementi fondanti della strategia elaborata dall'Unione Europea per proteggere i lavoratori, i paesi e le imprese dagli impatti socioeconomici della pandemia di Coronavirus. Il meccanismo prevede l’erogazione di prestiti a condizioni favorevoli agli Stati membri che ne facciano richiesta, fino a un tetto di 100 milioni di euro. I prestiti si baseranno su un sistema di garanzie volontarie degli Stati membri, costituito da contributi basati sulle quote relative dei singoli Stati rispetto al reddito nazionale lordo dell’Unione Europea. Se approvati, i fondi stanziati sono destinati alla copertura dell’aumento della spesa pubblica a tutela dell’occupazione, nello specifico per il finanziamento di regimi di riduzione dell’orario di lavoro e altre misure di sostegno per i lavoratori autono
Il termine per la presentazione delle richieste formali da parte degli Stati è ancora aperto, e la Commissione sta attualmente valutando le richieste avanzate da Portogallo e Ungheria, che si aggiungono alle decisioni relative ai 15 paesi oggetto delle proposte presentate il 24 Agosto.
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