Con tale procedura la Commissione intende sapere, ad esempio, se le suddette norme hanno inciso sui prestiti alle piccole imprese e sul finanziamento di progetti infrastrutturali: nel corso dell'iter legislativo che ha portato all'adozione dei nuovi requisiti patrimoniali il legislatore UE ha affidato alla Commissione il compito di esaminare questi aspetti.
Jonathan Hill, Commissario europeo per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l'Unione dei mercati dei capitali, il 15 luglio 2015 dà avvio alla consultazione, in occasione della tappa britannica della campagna di comunicazione itinerante per promuovere il piano di investimenti dell'UE di 315 miliardi di euro (IP/14/2128).
I requisiti patrimoniali delle banche sono stabiliti dal regolamento (CRR) e dalla direttiva (CRD IV) sui requisiti patrimoniali. Il regolamento, pur prevedendo requisiti patrimoniali più severi per assicurare la resilienza e la sostenibilità del settore bancario, impone alla Commissione di riferire in merito all’impatto che esercitano sui prestiti alle persone fisiche e alle piccole imprese e sul finanziamento a lungo termine delle infrastrutture.
Tra le domande alle quali la consultazione cerca di rispondere rientrano:
- In che misura il CRR e la CRD IV hanno inciso sul livello del capitale detenuto dalle banche?
- I nuovi requisiti sono tutti, e in tutte le circostanze, proporzionati ai rischi cui dovevano far fronte?
- Quale impatto stanno avendo queste norme sui prestiti alle imprese più piccole e sui finanziamenti dei progetti infrastrutturali?
- Alcune delle norme potrebbero essere semplificate o differenziate per rischio o dimensioni senza compromettere gli obiettivi da esse perseguiti di solidità e stabilità delle banche?
La consultazione pubblica mira a raccogliere il più ampio ventaglio possibile di opinioni del settore dei servizi finanziari e delle altre parti interessate. Le eventuali iniziative future della Commissione mireranno a salvaguardare la resilienza del sistema bancario, tenendo conto anche dell'obiettivo generale di sostenere l'occupazione e la crescita nell'UE.
Il termine ultimo per inserire il proprio contributo è il 7 ottobre 2015.