Nel 2022 sono stati individuati 43 906 attraversamenti irregolari delle frontiere lungo la rotta del Mediterraneo orientale, con un aumento del 113% rispetto al 2021. La Grecia e Cipro sono stati particolarmente esposti all'aumento della pressione migratoria nel 2022, registrando un aumento degli arrivi rispettivamente dell'89% e del 123% rispetto al 2021. Nel 2022 i trafficanti hanno sfruttato ulteriormente la rotta dalla Turchia all'Italia, dove gli arrivi sono aumentati del 22%, superando quelli registrati in Grecia.
Il piano d'azione, presentato in vista del Consiglio "Giustizia e affari interni" del 19 ottobre e del Consiglio europeo del 26-27 ottobre, tiene fede all'impegno a presentare un piano d'azione per la rotta del Mediterraneo orientale assunto dalla Presidente von der Leyen nella sua lettera precedente la riunione del Consiglio europeo del 29-30 giugno 2023.
Il piano d'azione presenta 29 misure operative mirate, strutturate in quattro settori principali.
1. Prevenire le partenze irregolari, combattere il traffico di migranti e aprire percorsi di migrazione legale, mediante
- una cooperazione rafforzata con i paesi di origine e di transito in Asia, Africa e Turchia per contrastare il traffico di migranti;
- l'attuazione delle misure del pacchetto sugli operatori dei trasporti;
- la creazione di opportunità di migrazione legale, anche attraverso partenariati volti ad attirare talenti;
- un impegno costante a favore del reinsediamento dei rifugiati bisognosi di protezione internazionale;
- il rafforzamento della cooperazione tra Europol, Frontex ed Eurojust.
2. Potenziare una gestione efficace delle frontiere lungo la rotta del Mediterraneo orientale, anche nei paesi di origine e di transito, mediante
- il sostegno delle capacità di gestione delle frontiere lungo le frontiere orientali della Turchia;
- il rafforzamento e il miglioramento della gestione e del controllo delle frontiere, incluse le frontiere esterne terrestri e marittime dell'UE;
- l'intensificazione della cooperazione regionale con i partner del vicinato meridionale;
- la promozione del rinnovo della cooperazione tra Frontex e la Turchia;
- una migliore conoscenza situazionale alle frontiere marittime, in cooperazione con Frontex.
3. Rafforzare la cooperazione in materia di rimpatrio e riammissione con i paesi di origine e di transito. L'UE intende:
- continuare a dialogare con la Turchia per promuovere la piena ed efficace attuazione della dichiarazione UE-Turchia e dell'accordo di riammissione UE-Turchia;
- intensificare i rimpatri dall'UE;
- coordinare le attività diplomatiche congiunte nei confronti dei paesi terzi di origine e di transito, in particolare nell'Asia meridionale e in Africa.
4. Garantire una gestione efficiente della migrazione, migliorare le procedure di asilo e sostenere una capacità di accoglienza sufficiente,
- aiutando gli Stati membri a predisporre un'adeguata capacità di accoglienza per minori e adulti;
- garantendo la disponibilità di risorse nazionali sufficienti dedicate alla gestione della migrazione;
- accelerando l'attuazione delle ricollocazioni nell'ambito del meccanismo volontario di solidarietà;
proseguendo la cooperazione con la Turchia per rafforzare i suoi sistemi di asilo e accoglienza.
Il piano d'azione si basa su azioni già esistenti quali il pacchetto di misure sugli operatori dei trasporti, volto a contrastare l'uso dei mezzi di trasporto commerciali per favorire la migrazione irregolare verso l'UE, e i progetti contro il traffico di migranti. Rafforza inoltre la cooperazione tra la Commissione, le agenzie dell'UE (Frontex, Agenzia dell'UE per l'asilo, Europol) e le autorità degli Stati membri in materia di migrazione e gestione delle frontiere.
Per maggiori informazioni consultare il comunicato stampa ufficiale.