La Commissione europea pubblica i propri software con codice sorgente aperto (open source) per cittadini, pubbliche amministrazioni e imprese

L'Unione europea mette a disposizione di tutti i propri software open source (con codice sorgente aperto). Questa iniziativa è volta a favorire le amministrazioni pubbliche e le aziende che potranno beneficiare di software gratuiti.

L’8 dicembre 2021 la Commissione europea ha adottato nuove norme sui software con codice sorgente aperto (open source), che apriranno l'accesso a cittadini, imprese o altri servizi pubblici. In base al recente studio della Commissione sull'impatto del software open source sull'indipendenza tecnologica si è osservato come gli investimenti nell'open source portano in media a rendimenti quattro volte superiori.
Queste norme fanno seguito alla strategia Open Source Software Strategy 2020-2023 della Commissione. Tale strategia contribuisce al conseguimento degli obiettivi della strategia digitale globale della Commissione e del programma Europa digitale.
I vantaggi dell'open source sono illustrati dalla firma elettronica (eSignature): si tratta di una serie di norme, strumenti e servizi gratuiti che consentono alle amministrazioni pubbliche e alle imprese di accelerare la creazione e la verifica di firme elettroniche giuridicamente valide in tutti gli Stati membri dell'UE.
Un secondo esempio è LEOS (Legislation Editing Open Software), il software utilizzato in tutta la Commissione per redigere testi giuridici. Originariamente elaborato per la Commissione, LEOS è attualmente sviluppato in stretta collaborazione con la Germania, la Spagna e la Grecia.
La Commissione metterà a disposizione il codice sorgente dei propri software in un unico archivio per agevolarne l'accesso e il riutilizzo.
Questa decisione consentirà di agevolare e di migliorare molte operazioni:

  • per la diffusione di software sotto licenza open source non sarà più necessaria una decisione della Commissione;
  • i servizi della Commissione riesamineranno progressivamente tutti i software sviluppati prima dell'adozione delle nuove norme e individueranno quelli che possono apportare valore aggiunto al di fuori della Commissione;
  • la Commissione consente ora ai suoi sviluppatori di software di contribuire a progetti open source con miglioramenti sviluppati nell'ambito della loro attività professionale.

Già oggi la Commissione condivide in modalità open source centinaia di progetti di software: tra questi i software sviluppati per il meccanismo per collegare l'Europa, per Eurostat, per il programma Interoperable Europe (soluzioni di interoperabilità per le pubbliche amministrazioni, le imprese e i cittadini) e per il Centro comune di ricerca.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale della Commissione.