La Commissione europea pubblica il nuovo Indice della economia e società digitali

La Commissione europea ha realizzato e pubblicato il nuovo Indice dell'economia e della società digitali (Desi -Digital economy and society index -), che offre una panoramica sul livello di digitalizzazione dell'Europa sulla base dei dati raccolti ed elaborati per gli anni 2013 e 2014.

 
L'Indice costituisce un prezioso strumento che raccoglie in in 5 macrocategorie (connettività, competenze digitali, attività online, integrazione delle tecnologie digitali, digitalizzazione dei pubblici servizi) 30 indicatori e utilizza un sistema di ponderazione specifica per ogni gruppo e sottogruppo di indicatori per calcolare un punteggio complessivo finale per ogni Paese UE, con l'obiettivo di classificare ciascun Paese in base alla propria"prestazione digitale".
 
La connettività (quanto è diffusa, rapida e accessibile la banda larga) e le competenze digitali ( il cosidetto"capitale umano") sono considerate le fondamenta dell'economia e della società digitali, contribuendo ciascuna per il 25% al punteggio complessivo.
 
L'indice digitale evidenzia le difformità della digitalizzazione nei Paesi UE che continua a costituire un impedimento per la costruzione di un mercato unico digitale, tra gli obiettivi prioritari della Commissione Junker, da realizzare nei prossimi cinque anni per consentire così all'Europa di generare fino a 250 miliardi di euro di ulteriore crescita e centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.
 
L'indice dell'economia e della società digitali ha rilevato quanto segue:
 
- L'esperienza digitale dipende dal paese in cui si vive: la Danimarca è uno dei protagonisti digitali; le prestazioni più basse si registrano in Romania.
- La maggior parte dei cittadini europei usa internet regolarmente con percentuali che variano dal 93% del Lussemburgo al 48% della Romania.
- I cittadini europei desiderano accedere a contenuti audiovisivi online.
- Le piccole e medie imprese (PMI) incontrano difficoltà nel commercio elettronico: solo il 15% delle PMI vende online e meno della metà di questa percentuale vende all'estero.
- I servizi pubblici digitali sono una realtà quotidiana in alcuni paesi, ma quasi inesistenti in altri .
 
Nel ranking dell’Europa digitale l’Italia si posiziona tra gli ultimi Paesi, con un punteggio complessivo al di sotto della media europea e decisamente distante dalla Danimarca, prima in classifica.
Il basso punteggio italiano è causato dalla scarsa diffusione della connettività, la poca digitalizzazione dei servizi, ma anche dal numero limitato di utenti online e dalle loro competenze digitali. Il nostro Paese si distanzia anche dal punteggio di Spagna e Francia ma si avvicina a quello della Romania, ultima in classifica.
 
I dati che figurano nell'indice DESI presentato oggi contribuiranno al quadro di valutazione dell'agenda digitale, che la Commissione europea pubblica ogni anno per valutare come i vari paesi progrediscano verso gli obiettivi stabiliti dall'Agenda digitale europea. La prossima relazione sul quadro di valutazione dell'agenda digitale è prevista per l'estate 2015.
 
Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina web dei comunicati stampa del sito della Commissione europea.